Ospedale di Borgosesia, la lettera aperta di un utente-paziente


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“Occorre unirsi per salvarlo. E necessita di una guarda cardiologica…”

VERCELLI – Riceviamo e pubblichiamo


Dopo l’assemblea dell’11 luglio al Teatro Lux di Borgosesia possiamo dire così : tutti (Confindustria, Sindacati, interessi turistici, istituzioni locali,ecc.) sono  d’accordo che in Valsesia ci sia un Ospedale, quello di Borgosesia. Ma questo Ospedale continua, dopo il Covid, a perdere pezzi. Ah, dimenticavo l’assenza totale di una posizione da parte di tutte le forze politiche (ovviamente compresa anche  la mia); segno della estrema debolezza che esse hanno, in questa fase, rispetto alle loro direzioni vercellesi.

In questo quadro è quindi giusto, direi indispensabile, che un Gruppo di volonterosi scenda in campo con l’obiettivo di aggregare più forze (quindi non contro) tese ad unico scopo che, per esigenze di sintesi, riassumo in questi “assiomi”

1°: La Valsesia è troppo piccola per avere un grande ospedale ma è troppo grande per non avere un piccolo, ma efficiente, ospedale a servizio dei bisogni più basici del territorio.

2°: Mentre tra Alagna e Vercelli ci vuole un’ora e mezza di auto, tra Vercelli e Novara, con la nuova superstrada bastano dieci minuti .

E’ evidente che le due realtà ospedaliere sono così vicine che necessitano di una integrazione che, per ora, non vediamo. E’ quindi necessario che la programmazione regionale riguardi non solo ogni singola ASL ma un’area più vasta che comprenda per noi almeno le due  Province di Vercelli e di Novara.

Così facendo ci sarà spazio per razionalizzare risorse e per far emergere con evidenza la necessità di un Ospedale a Borgosesia, utile non solo ai Valsesiani ed ad entrambe queste realtà  provinciali .

Quindi il secondo assioma è che: è oggettiva la necessità di un Ospedale efficiente della Valsesia non solo per i Valsesiani, ma per le realtà contermini.

3° : Se lasciamo andare avanti il deperimento del nostro Ospedale come è avvenuto  nel post-Covid, petalo dopo petalo  ci ritroveremo come con la rosa del più famoso romanzo di  Umberto Eco, con il  “solo nudo nome” di Ospedale. In effetti, (metafora a parte) secondo l’Agenzia ufficiale  che valuta gli ospedali ( AGENAS ) noi siamo già considerati  tra i peggiori del Piemonte, ad essere benevoli nel leggere i dati.

Occorre quindi un nuovo slancio, una nuova unità dei Valsesiani  attorno al comune obbiettivo della difesa e del rilancio del nostro nosocomio.

Ma da dove partire?

Io ho un forte convincimento ed è il seguente: dobbiamo batterci ed ottenere almeno, quello che io chiamo,con un profilo minimalista  una “guardia cardiologica attiva h24 sabato e domenica compresi “.

Questo è il minimo per garantire una “copertura cardiologica” a chiunque entri od operi in Ospedale. Non c’è incentivo né monetario né alloggiativo che tenga per specializzandi o simili, se manca la copertura cardiologica.

Chi eventualmente viene da noi, ha già la…


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www.vercellinotizie.it è stato pubblicato il 2024-07-16 12:36:25 da Andrea Borasio

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