Al Raineri Marcora una biblioteca sul vino in memoria della sommelier Br…



Al Raineri Marcora di Piacenza una D-Vinoteca in memoria della sommelier Donatella Briosi, vittima di femminicidio. Un’iniziativa realizzata da Antonietta Mazzeo e Milena Ferrari, legata al Progetto “D-vino è cultura” di cui è capofila l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino – delegazione dell’Emilia-Romagna. Due le biblioteche tematiche che – spiega l’associazione – raccoglieranno testi e materiale audiovisivo inerenti agli aspetti della cultura del vino, dalla tecnica alla storia, dall’enologia all’analisi sensoriale, insieme a manuali, trattati, romanzi e molto altro. Entrambe dedicate alla memoria di due indimenticate amiche e socie dell’associazione, vittime di femminicidio.

La prima, intitolata a Marisa Leo, è stata inaugurata il 25 marzo scorso all’Istituto Lazzaro Spallanzani di Castelfranco Emilia (nella foto). La seconda, in ricordo della sommelier Donatella Briosi, trova posto all’istituto agrario e alberghiero Raineri-Marcora: il taglio del nastro è in programma per martedì 9 aprile, alle ore 11.

«Una iniziativa – spiegano Antonietta Mazzeo e Milena Ferrari – che vuole essere un monito a non spegnere mai l’attenzione su un tema così delicato dei nostri tempi e al contempo onorare con una pregiata raccolta documentale sul mondo del vino la memoria di due donne che hanno dato molto alla nostra associazione». La realizzazione si è resa possibile, anche grazie ad una parte dei fondi derivanti dal sostegno economico al Progetto D-Vino Emilia-Romagna, apportato dal Consorzio Tutela Lambrusco Doc.

Il Progetto D-Vino – «La fase sperimentale del progetto, realizzato per la prima volta nell’anno scolastico 2021/2022 – afferma Antonietta Mazzeo – ha inizialmente coinvolto tre regioni pilota, Emilia-Romagna, Piemonte e Sicilia. Dall’anno scolastico 2023/2024 la sperimentazione è stata estesa a tutte le regioni italiane e la gran parte dei dirigenti degli Istituti Alberghieri e Turistici hanno convenuto sulla necessità che la formazione sul vino debba essere inserita nei loro programmi scolastici».

L’Associazione Nazionale Le Donne del Vino – «Le Donne del Vino – scrive l’associazione – rappresentano un elemento insostituibile e qualificante del progetto formativo del vino come materia di studio, non solo come destinatarie delle visite didattiche, ma perché hanno al loro interno produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier, comunicatrici, esperte di marketing, e sono quindi in grado di proporre agli studenti un’esperienza diretta di tutta la filiera produttiva del vino. Nel sogno di tutti c’è una nuova generazione di manager che continui la sua formazione anche dopo il ciclo scolastico, facendo della conoscenza del vino e dell’agroalimentare un punto di forza del proprio profilo professionale».


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www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-04-03 19:04:18 da


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