alla Caffetteria San Carlo si chiude un’era e se ne apre un’altra


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alla Caffetteria San Carlo si chiude un’era e se ne apre un’altra


Dopo oltre vent’anni alla guida della storica Caffetteria San Carlo di via Sopramuro, Alfio Misso, 76 anni, ha deciso di congedarsi dai suoi clienti con un rinfresco (al quale era presente, in veste privata, anche il sindaco Katia Tarasconi) segnando la fine di un’epoca. Un gesto semplice ma carico di significato per chi, come lui, ha dedicato una vita intera al servizio della comunità, costruendo rapporti autentici con chi varcava la soglia del suo bar.

Misso aveva preso in mano le redini del San Carlo nel 2003, dopo una lunga esperienza a San Nicolò, dove gestiva una gelateria e gastronomia nel cuore del paese. Un luogo che per Alfio ha rappresentato molto più di un semplice posto di lavoro: «San Nicolò mi ha adottato quando avevo 21 anni ed ero solo un ragazzino», racconta con affetto. In quei trent’anni trascorsi lì, si è sempre sentito a casa, parte integrante di una comunità che lo ha accolto e sostenuto.

Dopo aver ceduto l’attività a San Nicolò e preso una pausa di un anno, Alfio ha deciso di ripartire acquistando il bar di Piacenza. «Pensavo di tenerlo per qualche anno, ma poi ci sono rimasto per 22 anni», dice con un sorriso, scherzando sul tempo trascorso in quella che ormai era diventata la sua seconda casa. «Qui ho trovato una buona clientela che mi ha voluto molto bene», aggiunge, sottolineando il legame profondo che ha saputo instaurare con chi frequentava la sua caffetteria.

Parlando della città, Alfio ha riflettuto su come Piacenza sia cambiata, specialmente dopo la pandemia: «È cambiata dopo il Covid. La gente ha cambiato il modo di vedere le cose. Prima usciva di più, ma ora si percepisce una certa abitudine all’isolamento e a frequentare meno le zone più affollate». Tuttavia, secondo lui, il cuore della città continua a battere forte. «I piacentini hanno tanto da dare e il centro regge ancora tutto l’indotto», afferma con fiducia, dimostrando il suo affetto e la sua speranza per il futuro della città.

Alfio ha voluto anche lasciare un consiglio ai giovani che si affacciano al mondo della ristorazione: «Il consiglio che do alle nuove generazioni è di capire i clienti e parlare con loro». Un suggerimento ricercato, frutto di una lunga esperienza in cui la capacità di creare rapporti umani ha fatto la differenza.

Ora, il timone dello storico locale all’ombra di Palazzo Gotico passa alla 32enne Diana Gjora, che ha lavorato come cameriera per quindici anni e negli ultimi cinque è stata al fianco di Alfio. «Mi ha fatto innamorare di questo lavoro e sono entusiasta di questa nuova avventura» sottolinea Diana, pronta a raccogliere l’eredità di Alfio e a portare avanti la tradizione del San Carlo, con la stessa passione e dedizione.


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www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-09-14 09:03:59 da

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