Cicciano: Festa Privata a Spese del Comune? Un’Iniziativa da 100mila Euro Solleva Polemiche

Cicciano: Festa Privata a Spese del Comune? Un’Iniziativa da 100mila Euro Solleva Polemiche

Nel cuore di Cicciano, una festa privata sembra aver sollevato più di una polemica. L’evento, svoltosi nel rione Iacp dal 5 all’8 settembre, ha coinvolto street food, ospiti musicali e attrazioni come una ruota panoramica, attirando circa 100mila persone, secondo gli organizzatori. Tuttavia, ciò che desta preoccupazione è l’impatto economico sull’ente comunale: tra contributi diretti e mancati introiti, la cifra complessiva si aggira sui 100mila euro, una spesa che non ha portato incassi al Comune e che ha sollevato dubbi su trasparenza e opportunità.

L’associazione che ha curato l’evento è legata a un membro della giunta, il che ha alimentato critiche. Sebbene formalmente la festa sia patrocinata moralmente dall’amministrazione, le delibere emesse lasciano intendere un coinvolgimento economico ben più consistente. La prima delibera, datata aprile, ha concesso l’utilizzo degli spazi e dei giorni necessari, mentre altre due delibere successive hanno aggiunto contributi per un totale di circa 11mila euro.

Non solo: il suolo pubblico è stato concesso per nove giorni, con un mancato incasso stimato di oltre 82mila euro. Inoltre, la sospensione della fiera settimanale ha causato ulteriori perdite di circa 5mila euro. A ciò si aggiungono i costi per elettricità, acqua e uso di spazi pubblici come il teatro Nadur.

Gli stand e le attrazioni, gestiti da associazioni private, hanno goduto di un giro d’affari notevole, ma senza benefici tangibili per la comunità. Gli incassi? Totalmente privati. Gli sconti per i cittadini di Cicciano? Nessuno. I vantaggi per il Comune? Praticamente invisibili.

Nonostante la grande affluenza e l’eco pubblica dell’evento, molte attività locali sono state tagliate fuori dal circuito, mentre gli organizzatori si sono presi la gloria. In un contesto dove i mancati guadagni del Comune sfiorano i 100mila euro, le domande sulla gestione dell’evento si moltiplicano, e non mancano le polemiche politiche.