ecco chi ha ricevuto il “premio della bontà”




Chiesa gremita a Rustigazzo di Lugagnano il 6 gennaio per il tradizionale “Premio della Bontà” giunto alla sua 39° edizione. La manifestazione organizzata dall’apposito comitato di Rustigazzo in collaborazione con il Comune di Lugagnano e con le varie associazioni del territorio, premia ogni anno singoli e realtà associative che si sono particolarmente distinti in diversi campi, sempre nel segno della solidarietà praticata concretamente. Quest’anno il “Premio della Bontà” è andato alla memoria della maestra Giuseppina Oddi, originaria di Morfasso, ma che a lungo ha insegnato proprio presso la scuola di Rustigazzo, con la seguente motivazione ufficiale: “Per essersi dedicata totalmente alla scuola, in particolare a quella di Rustigazzo, con professionalità, passione e amore, educando alla vita tante generazioni di bambini”. Particolarmente toccanti le testimonianze dell’ex dirigente dell’IC di Lugagnano, Pastorini e degli ex alunni della maestra Giuseppina che ne hanno ricordato i tratti salienti. Il premio è anche quest’anno un’opera d’arte esclusiva realizzata e donata dal maestro d’arte orafa Giulio Manfredi. Il gioiello è un portachiavi realizzato in argento 925/1000, ed è uno dei sette gioielli della collezione “L’emozione del sogno: Giulio Manfredi interpreta Alessandro Manzoni”. Il premio è stato ritirato dal marito Daniele Ghisoni e dal figlio Samuele. Con la conduzione di Marcello Trabucchi e di Alessandra Gatti (assessore alla cultura del comune di Lugagnano) la cerimonia ha visto assegnare anche alcune menzioni d’onore che sono andate a: Aldo Lombardelli, alla memoria “Per aver sensibilizzato la Comunità al valore della Carità attraverso la propria azione quotidiana civile e religiosa e per aver dato il sostegno a numerose azioni concrete di Solidarietà”. Gian Francesco Tiramani “Per aver dedicato tutte le energie alla salvaguardia del prossimo e per aver sfruttato la propria sensibilità e capacità empatica a promuovere il senso e il valore della donazione”. Vincenzo Montesano (Carabiniere in pensione) “Per la prontezza di spirito mostrata nell’intervento che ha salvato una giovane vita e per la continua disponibilità solidale a favore della comunità intera”. Luciano Obertelli e Giuseppe Rodi “Per l’assidua e silenziosa opera di volontariato svolta nel corso della vita, in particolare per il proprio paese natale Rustigazzo e per tutto il territorio comunale”.  Il pomeriggio è stato accompagnato anche dal Coro Montegiogo di Lugagnano, diretto dal maestro Paolo Burzoni, accompagnato dal maestro Roberto Sidoli al pianoforte e dal solista alla tromba Valentino Caico. I profili dei premiati presentati durante l’evento: GIUSEPPINA ODDI Giuseppina Oddi Ghisoni, nota a tutti come Giusi, è nata a Morfasso il 19 maggio 1957. Dopo aver conseguito il diploma di assistente sociale e aver svolto per qualche tempo quella professione, scelse di dedicarsi alla sua vocazione: l’insegnamento. Dapprima ebbe l’incarico presso l’allora scuola elementare di Lugagnano, successivamente presso la scuola di Veleia, infine approdò alla Primaria di Rustigazzo dove svolse la maggior parte della sua carriera e dove la concluse, nel settembre 2020, con la meritata pensione. Da subito mostrò una rara attitudine all’insegnamento, distinguendosi per la sua cultura, la sua preparazione e un metodo educativo rigoroso, ma nello stesso tempo accattivante e gioioso, guadagnandosi ben presto la stima dei colleghi e dei dirigenti succedutisi. Nella scuola di Rustigazzo inaugurò, precorrendo i tempi, la didattica laboratoriale istituendo le classi laboratorio, in cui erano gli alunni a cambiare aula a seconda della disciplina da svolgere e dove le aule erano specificamente attrezzate per lo scopo. Ebbe sempre una particolare attenzione per tutte le forme di espressione e creatività, partecipando con i suoi alunni a numerosi concorsi artistici e letterari.  Non si può non citare la sua passione per il teatro e le annuali rappresentazioni messe in scena coinvolgendo nei laboratori teatrali tutte le generazioni di alunni che sono passati durante questi anni nella scuola di Rustigazzo. A questo proposito ricordiamo la prestigiosa affermazione alla rassegna nazionale del teatro della scuola di Serra San Quirico. Alle doti professionali che tutti le riconosciamo bisogna aggiungere quelle educative e relazionali. Giusi ha saputo trasmettere il suo sapere con quella rara dote dell’equilibrio tra severità e dolcezza, sempre pronta a spronare i suoi bambini, ma anche ad accoglierli in lunghi abbracci. È stata il collante sociale e umano di una piccola comunità che in diversi momenti ha rischiato di vedersi chiudere la scuola, ma grazie al valore e all’impegno di Giusi, unitamente agli amministratori che si sono susseguiti in questi anni, ha potuto continuare a formare ed educare i propri figli nel protettivo ambiente del proprio paese.  E proprio la comunità tante volte si è ritrovata stretta alla maestra e ai suoi alunni, riscoprendo i valori della condivisione e della solidarietà. Ci ha lasciato un patrimonio simbolico, ma anche concreto, nella mole dei suoi scritti, poesie, racconti, appunti e spunti. Non bisogna dimenticare che oltre ai suoi alunni, ha formato anche generazioni di insegnanti che ha avuto al suo fianco. Inoltre è importante sottolineare che la grande dote di Giusi è stata quella di riuscire a fare questo con assoluta dedizione, senza rivendicare mai nulla di più dell’affetto e della riconoscenza dei suoi bambini. ALDO LOMBARDELLI Dedito alla sua famiglia e alla Comunità Aldo ha speso la sua vita al Servizio della Comunità Lugagnanese prima attraverso la passione politica e civile, come Amministratore e Sindaco, poi attraverso il suo lavoro, come insegnante, e, una volta in pensione, in forma religiosa, attraverso il servizio di diaconato. Infatti Aldo Lombardelli si è dedicato alla Comunità di Lugagnano a 360 gradi: è stato sindaco del Comune di Lugagnano per oltre 30 anni (1° mandato nel 1973, fino al 1994. Poi dal 1999 per altri 2 mandati). È stato docente di lettere alla scuola secondaria di Lugagnano e ha inoltre diretto l’Istituto comprensivo come Preside per diversi anni. Ritiratosi per la meritata pensione si è messo al servizio della Comunità cristiana come diacono (è stato ordinato diacono il giorno dell’Immacolata nel 2015). In quella occasione disse in una intervista: “la questione è mettersi al servizio: questo lo puoi fare come sindaco o come diacono; non importa come. L’importante è essere al servizio degli altri, soprattutto di chi ha più bisogno.” Ricordano di lui i volontari della Caritas di Lugagnano: “Aldo Lombardelli è stato un promotore, un attivatore di iniziative di solidarietà rivolte verso le aree più povere del mondo e del nostro paese (sostegno all’opera di don Frazzani in Brasile, sostegno per l’acquisto di apparecchiature pediatriche per un ospedale africano, promozione del Progetto “Lugagnano per Kampala” per la costruzione di una scuola, raccolta in favore dei terremotati nel Cilento, per ricordarne alcune), ma ciò che sosteneva la sua azione non era solamente la possibilità, utilissima, di raccogliere fondi per una determinata opera,  ma piuttosto il desiderio di far riemergere nelle persone quella inclinazione naturale di cui siamo fatti. Aveva cioè l’idea che occorreva sensibilizzare ed educare la Comunità offrendo e promuovendo azioni di solidarietà. “Gli amici della Caritas Parrocchiale, dichiarano “Crediamo che l’educazione del popolo alla compassione (cum-patior, insieme a chi soffre) sia stata la vera missione di Aldo. Da questo punto di vista Aldo è stato innanzitutto un grande educatore, anche nei riguardi nostri che prestiamo servizio alla Caritas, che lui aveva fortemente voluto”. Ricordiamo inoltre che Aldo è stato anche uno dei promotori di questa bella iniziativa che è il Premio della bontà. GIAN FRANCESCO TIRAMANI Dal curriculum di Gian Francesco Tiramani si evince la cifra del suo carattere propositivo ed energico, difficile riuscire a riassumere in poche righe le svariate e multiformi attività di cui si è occupato nel corso della sua vita professionale, che spesso e volentieri si è intrecciata con quella del volontariato, tanto che è arduo distinguere le due cose. È stato certamente un pioniere nel campo del soccorso, tracciando progetti innovativi, che ora diamo per scontati; probabilmente il riconoscimento più grande sono le realtà che ancora oggi esistono e portano, nella loro creazione, la sua firma. Sono realtà locali, ben conosciute, come la Croce Verde di Morfasso, suo paese natale o la Croce Bianca di Piacenza, oppure sono progetti all’avanguardia per la presenza di tecnologie avanzate, che spesso non sono stati compresi perché troppo avanti rispetto al tempo in cui sono state pensate e presentate. Possiamo citare i progetti e le esercitazioni per la Protezione Civile, svolti a livello nazionale, o quelli presentati al Palazzo di Vetro, sede Onu, a New York, la fondazione di diverse realtà di soccorso, tra cui alcune molto innovative, con l’impiego dei droni, oppure le attività di pianificazione nel trasporto aereo sanitario e di organi destinati al trapianto. Ha fatto parte del…


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www.ilpiacenza.it è stato pubblicato il 2024-01-07 13:45:11 da


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