Elettricista battè la testa contro il soffitto e morì, ma avrebbe dovuto lavorare a terra: titolari a processo



“Spesso si lamentava di dover usare la piattaforma nonostante non avesse fatto i corsi e questo è uno dei motivi per cui aveva deciso di mettersi in proprio”. Questo quanto riportato in udienza da un collega di Daniele Peroncelli, l’elettricista 32enne che nel gennaio 2020 morì in un cantiere a Busca. La sua, fu la prima morte bianca dell’anno in provincia di Cuneo.

L’incidente mortale avvenne presso un’azienda di autotrasporti, la Trae srl, mentre l’elettricista stava svolgendo una manutenzione su alcuni lampadari appesi al soffitto del capannone in fase di costruzione. Ad avergli subappaltato il lavoro era stata la ditta per cui lavorava prima di mettersi in proprio, la Imq. Ad essere accusati in tribunale a Cuneo di omicidio colposo sono i suoi ex titolari M.Q. e D.Q., e il proprietario del capannone D.B.

La vittima, quella mattina, si trovava a bordo di una piattaforma elevata alta circa otto metri, quando, facendo una retromarcia, batté la testa contro la capriata. L’impatto e il conseguente trauma cranico…


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www.targatocn.it è stato pubblicato il 2024-01-17 18:08:35 da CharB.


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