“No al banchinamento del Molo Clementino“, si scende in piazza (ma …


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ANCONA – Si terrà sabato pomeriggio, 21 settembre, la manifestazione organizzata dal Comitato Porto-Città con Altra Idea di città, Europa verde e Movimento 5 Stelle sul futuro dello scalo dorico. Il corteo partirà alle ore 17:00 da piazza Pertini e arriverà fino alla Fontana dei due Soli, al porto antico. «Il Documento di Programmazione Strategica del Sistema portuale (DPSS), recentemente approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, detta le linee per la pianificazione attuativa del Porto di Ancona- spiega il Comitato Porto-Città-. Il documento approvato, però, risulta in contrasto con quanto affermato dalla Corte Costituzionale relativamente all’illegittimità costituzionale operata dall’Autorità Portuale nel ricomprendere nell’ambito portuale aree pubbliche e private esterne all’area demaniale di sua competenza». Il consigliere comunale di Altra Idea di Città, Francesco Rubini, facendosi portavoce delle istanze del Comitato, ha presentato in Consiglio comunale un’interrogazione sulla questione. «Il Sindaco ha annunciato la costituzione di un Tavolo di Pianificazione Condivisa da attivarsi in sede di redazione del Piano Regolatore Portuale e che tale Tavolo sarà anche occasione di condivisione delle istanze provenienti dal territorio» riferisce il Comitato Porto-Città che ha inviato al sindaco Silvetti alcune proposte di modifica del DPSS.“No al banchinamento del Molo Clementino“, si scende in piazza (ma …

«Innanzitutto il riconoscimento della zona compresa tra lo scalo Vittorio Emanuele e la base della storica lanterna quale area ad uso urbano e pertanto di competenza progettuale del Comune e della Regione. E ancora, no all’ampliamento del cantiere navale nell’area alla base del colle Guasco, soggetta a vincolo panoramico e paesaggistico, in quanto troppo a ridosso della città rendendo impossibile la convivenza tra l’ambiente urbano abitato e l’industria pesante; la restituzione di via XXIX Settembre da Piazza della Repubblica fino alla rotatoria di via Guglielmo Marconi alla competenza esclusiva del Comune e della Regione e infine, la necessità di considerare unitariamente l’area del mercato ittico, dell’ex Fiera della Pesca e del Lazzaretto. Oltre alla riqualificazione per funzioni di accoglienza turistica/portuale, l’area deve essere riconnessa al quartiere Archi che l’ha generata». Il Comitato Porto-Città ha inviato le stesse proposte anche agli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri di Ancona «in quanto rappresentanti di quelle professioni che dovrebbero essere sensibili alle istanze provenienti dalla città e non solo dal mondo della politica, soprattutto in questo momento così denso di cambiamenti che si preannunciano epocali anche per Ancona. Progettare il porto del futuro non è parlare solo di banchine, pavimentazioni ed elettrificazione, ma anche riflettere sul porto antico e su tutto l’arco portuale vanvitelliano, soprattutto quando gli addetti ai lavori riconoscono unanimemente che il porto storico non è più adeguato alle esigenze dimensionali delle navi odierne, tanto da richiedere la costruzione della penisola. E allora, perché non restituire parte del porto ad usi urbani, in primis proprio il porto antico che è il gioiello più ricercato della città da preservare per le future generazioni?». Alla manifestazione parteciperà anche Sinistra Italiana.


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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-09-20 21:27:36 da

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