Sanità, in un anno saltate 21.424 a Parma



Sono oltre 143 mila le visite mediche e le prestazioni specialistiche andate a vuoto in Emilia-Romagna in un anno e mezzo, da gennaio 2023 a giugno 2024, a causa della mancata disdetta da parte dei cittadini. La percentuale più alta di «no show» si riscontra all’Ausl di Parma, con il 4,25%, che in termini assoluti significa 21.424 prestazioni sprecate. I dati, forniti alla Regione dalle diverse aziende sanitarie, non hanno lasciato indifferente la capogruppo di Forza Italia in Assemblea legislativa Valentina Castaldini. “I motivi possono essere diversi — spiega Castaldini —. Il cittadino nel frattempo può essersi attivato per una soluzione più immediata, nel privato o emigrando in altre Ausl. Oppure, situazione ancora più grave, possono essere insorte altre patologie per cui quella visita o quell’esame diventa inutile». Anche questi dati, secondo la consigliera di Forza Italia, impongono un cambio di marcia, nonostante la giunta lo scorso aprile abbia annunciato un piano da 30 milioni per l’abbattimento delle liste d’attesa che già entro il 2024 dovrebbe assicurare un incremento di visite ed esami diagnostici del 20%.

Secondo Castaldini sarebbe necessaria “una riforma complessiva della sanità emiliano-romagnola, non soluzioni tampone, come temo che sia quella della lista unica per la chirurgia. Oggi, rispetto all’impostazione attuale, il paziente viene preso in carico dalla struttura invece noi crediamo debba essere preso in carico dal medico”.


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www.parmatoday.it è stato pubblicato il 2024-10-09 07:30:00 da


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