Sorpresa in spiaggia a Capitolo: 60 uova di tartaruga, una si schiude fra i bagnanti

lapoliticalocale
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MONOPOLI – Quello della deposizione delle uova di tartaruga marina, accanto allo spettacolo della schiusa, è tra i momenti più emozionanti ed affascinanti che la natura possa offrire. La corsa della mamma verso la battigia, nel buio della notte, è una vera meraviglia. Lo «spettacolo», anche questa volta (da cinque anni si registrano deposizioni sul litorale a Sud di Bari), è andato in scena sulla spiaggia di Lido Torre Egnazia, in località Capitolo, dove ieri un gruppo di bagnanti ha segnalato la presenza di un nido di 60 uova depositate da una Caretta Caretta. Nell’incredulità dei curiosi e sotto l’occhio esperto dei volontari del Crtm (Centro recupero tartarughe marine) di Molfetta e del Consorzio di Torre Guaceto, allertati dalla Capitaneria di Porto (sul posto è intervenuta anche la Polizia locale) è sbucato da un uovo il primo esemplare di tartaruga già formata. Aveva fretta questa tartarughina, nata precocemente ad un paio di settimane dalla schiusa.

«Il nido – spiega Pasquale Salvemini, responsabile del Crtm del Wwf di Molfetta – è stato rinvenuto sul primo cordone della duna di sabbia, a poca distanza dalla battigia. La deposizione risale in realtà a un mese fa. La Caretta Caretta proprio non ce la faceva ad affrontare la salita della duna, per questo si è fermata e ha scavato la camera per proteggere le sue uova. Il maestrale di ieri ha però rischiato di travolgere il nido con le mareggiate che, per fortuna, hanno solo slavato la spiaggia, facendo emergere le uova».

Ad accorgersi della loro presenza sono stati alcuni bagnanti. L’evento straordinario li ha indotti a segnalare alla Capitaneria di porto quello che stava accadendo. Il personale di turno, dopo aver invitato i bagnanti a mantenersi a distanza, ha allertato il servizio di pronto intervento che tempestivamente ha raggiunto la zona interessata. Poi gli esperti, dopo aver ispezionato l’area, hanno deciso di spostare il nido, per ragioni di sicurezza, sulla spessa spiaggia al fine di tutelare il sito di riproduzione delle tartarughe.

«Ci auguriamo che questo momento possa elevare la sensibilità di tutti – ha commentato Francesco Padoan, turista piemontese in vacanza in Puglia con la sua famiglia – per salvaguardare l’ambiente marino per tutta la durata della gestazione». La prima ad avvistare il nido è invece stata la signora Antonia Bruni, ospite dell’Hotel Lido Torre Egnazia di Monopoli, che ha avuto l’immediata premura di chiamare i responsabili del WWF di Molfetta.

La schiusa, secondo le previsioni degli esperti, è prevista fra dieci-quindici giorni. Nel frattempo il nido verrà monitorato da una videocamera. Per chiunque si imbatta in un evento simile – consiglia l’autorità marittima – si ricordano poche semplici regole: non disturbare il nido; in caso di individuazione di tracce di tartaruga, non spaventare l’animale e non puntargli luci, flash, ma contattare il 1530 della Guardia Costiera per l’immediata segnalazione. Il ripetersi di questi eventi dimostra, secondo gli esperti, il buono stato di salute delle acque marine e conferma l’effetto dell’aumento delle temperature dell’Adriatico: «Fino a 30 anni fa – conclude Salvemini – le tartarughe nidificavano a Sud del Mediterraneo, ora invece il fenomeno ha raggiunto le coste dell’Italia centro meridionale: nell’ultimo anno siamo a quota 400. La temperatura sta condizionando anche il sesso degli esemplari: più alte sono più nasceranno tartarughe femmine, creando non pochi problemi alla conservazione della specie».




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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-07-26 09:20:39 da

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