uniti con la città per risalire insieme»




ANCONA – «Mettere passione in ciò che si fa è un elemento essenziale del proprio lavoro. Per me, qua, è diverso: c’è anche il sentimento, l’attaccamento a questa città. Parlare di Ancona ha sempre suscitato in me una certa emozione, ecco perché non ce l’ho mai fatta a guardare le partite con occhio distaccato, a maggior ragione ora». Lo dice Vincenzo Guerini, riferendosi a quei colori che gli sono sempre restati appiccicati addosso, come una seconda pelle, in un amore pienamente corrisposto che lo ha visto ricongiungersi a quella piazza la quale comprensibilmente non lo ha mai dimenticato. Lo dice da presidente onorario della nuova società, nonché da responsabile dell’area tecnica, e dopo l’ultima riunione del nuovo consiglio direttivo che ha assegnato le cariche (Massimiliano Polci è stato eletto Presidente, mentre Robert Egidi e Antonio Recchi sono stati nominati Vice Presidenti, con Recchi che ricoprirà anche il ruolo di Amministratore Delegato), ha incontrato la stampa per fare il punto sul lavoro societario e tecnico sin qui svolto.

«Le nomine effettuate sono importanti – spiega – perché avere un punto di riferimento a cui rivolgersi è basilare. Anche il momento è stato quello giusto: venivamo da due sconfitte, serviva dare un segnale di compattezza ed aver chiarito i ruoli è anche un atto di rispetto nei confronti di una tifoseria che legittimamente chiedeva chiarezza. So che dovrà essere formalizzato il tutto (la prossima settimana dovrebbe esserci il “nero su bianco” notarile ndr) ma intanto si procede con il lavoro. La garanzia che mi è stata data è rappresentata proprio dalla precisa volontà della dirigenza di rendere il club più forte e solido: il mio compito sarà di supportarla, se necessario di…pungerla per camminare spediti verso la strada che ci porterà a tornare competitivi a livelli sempre più alti. E questo dovrà avvenire anche coinvolgendo nuove persone e nuovi partner economici, ma di questo chi di dovere se ne sta già occupando. Il sindaco Silvetti? Sì, è in programma un incontro anche con lui: andremo a cena, per delineare il quadro generale della situazione».

In tema di percorsi da effettuare, la strada che la nuova Ssc Ancona ha già macinato è parecchia, tutt’altro che in discesa. Guerini lo dice: «Mettere in moto una macchina organizzativa così partendo praticamente da zero, dopo quel drammatico 4 giugno, è stato uno sforzo notevole. Dalla logistica, ai campi, alle strutture da utilizzare, al settore giovanile da riorganizzare e che comunque ha visto diverse società restare affiliate e tecnici rimanere nell’organigramma. Poi la parte del mercato di serie D dove abbiamo ingaggiato praticamente 25 giocatori in quindici giorni. E proprio il ritardo con cui siamo stati obbligati a muoverci ci ha precluso diverse strade: confermo di essere stato in contatto con Lazio e Frosinone, ma è anche vero che molti ragazzi interessanti avevano già fatto scelte differenti, senza contare che alcuni elementi delle varie squadre Primavera non erano proprio propensi ad accettare una Serie D come destinazione. Lo so bene, avendo vissuto la medesima situazione ai tempi della mia permanenza nella dirigenza della Fiorentina. E aggiungo, per essere davvero sincero, che l’identità che la squadra ha dimostrato di avere in queste prime uscite mi ha sorpreso: non era semplice assemblare il gruppo in un lasso di tempo così risicato e farlo rendere in questa maniera. Il merito va allo staff tecnico, che ha davvero fatto un lavoro incredibile».

Inevitabile un analisi sull’andamento attuale della squadra, e su un pubblico che ha subito risposto presente. «Al momento non vedo un ammazza-campionato – dice Guerini – ma ho visto invece un’Ancona che se l’è giocata con tutti, non meritando di perdere quando è uscita sconfitta dalle sfide col Chieti e nel derby di Senigallia. Rinforzi? Difficile parlarne ora, vediamo a dicembre quello che succederà, perché in un paio di mesi la crescita dei giovani potrebbe anche far salire il livello di qualità complessivo. Lo si è visto anche nelle ultime partite, dove chi è entrato si è subito saputo disimpegnare bene, per cui va analizzata anche quella che sarà la nostra collocazione in classifica. Di certo, ho già spiegato alla dirigenza che non vanno fatte promesse che non si possono rispettare: questa è gente reduce da una sequenza di fallimenti negli ultimi vent’anni di storia ed a maggior ragione non va presa in giro. Noi, alla piazza ed a quei 1800 abbonati, che sono un patrimonio inestimabile, dobbiamo qualcosa. E allora niente proclami: i ragazzi stanno onorando al meglio la maglia che portano, che vi assicuro pesa molto considerando il blasone ed il seguito che ha questo club, per cui serve trasparenza. Chiaramente non si potrà cominciare sempre una stagione dicendo “Non siamo qui per vincere il campionato”. Il lavoro dovrà essere finalizzato a poter dire “Per quel posto, a lottare, ci siamo anche noi”. Diciamoci la verità, la D è un inferno. Certo, per come si erano messe le cose, tanti hanno temuto di non riuscire nemmeno a disputarla. Ma ora che ci siamo, è nostro dovere risalire. E farlo insieme, con l’aiuto di chi è ancora al nostro fianco nonostante tutto».


Leggi tutto l’articolo uniti con la città per risalire insieme»
www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-10-09 15:18:18 da


0 Comments

RispondiAnnulla risposta