Nella citta’ di Cetinje in Montenegro un uomo ha ucciso sette persone, tra cui due bambini, dopo una lite in un ristorante. Tra i morti anche parenti del killer. Oltre ai dieci morti un’altra persona è rimasta gravemente ferita. La polizia ha identificato l’assassino solo con le sue iniziali, A.M., ma l’Ansa riferisce che si tratta di Aca Martinovic, 45 anni.
L’uomo avrebbe aperto il fuoco nel locale e sarebbe poi fuggito armato, uccidendo in strada due bambini. Le forze di sicurezza hanno chiesto ai residenti della città di rimanere a casa mentre sulle colline di Cetinje, silenziosa in modo inquietante e con le strade coperte di neve, la polizia speciale e le unità antiterrorismo pattugliavano alla ricerca dell’uomo. La televisione pubblica ha trasmesso una foto del sospetto killer, precedentemente arrestato per possesso illegale di armi.
Dopo una disputa, Martinovic sarebbe andato a casa per prendere una pistola, poi sarebbe tornato al ristorante e avrebbe aperto il fuoco. Infine, in un altro luogo, avrebbe ucciso i figli del proprietario del locale e una donna. Nonostante le rigide leggi sul possesso di armi, nei Balcani occidentali Proseguono a circolare numerose armi illegali che provengono, in parte, dalle guerre di disintegrazione dell’ex Jugoslavia.
In una trasmissione televisiva in diretta dall’esterno di un centro medico, il Primo Ministro montenegrino Milojko Spajic ha definito l’episodio una “terribile tragedia” e ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale. Non ha menzionato il numero delle vittime, ma ha detto che almeno quattro persone sono state trasferite in un ospedale di Podgorica, la capitale, per essere operate. Le sparatorie di massa sono relativamente rare in Montenegro, che ha una cultura delle armi profondamente radicata.
www.rainews.it è stato pubblicato il 2025-01-01 21:17:00 da
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