La celebrazione del 2 novembre si basa sulla dottrina che le anime dei fedeli che alla morte non si sono purificate dai peccati veniali, o non hanno espiato le colpe passate, non possano raggiungere la Visione Beatifica, e che possano essere aiutate a conseguirla mediante la preghiera e il sacrificio della messa.
Il 2 novembre si celebra la Festa dei Morti. Non è festa in realtà, ma una giornata di ricordo, di commemorazione dei propri defunti (Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti, in latino: Commemoratio Omnium Fidelium Defunctorum). Anche se viene ritenuta da molti un giorno festivo, in realtà non è mai stata riconosciuta come festività civile, diversamente dal 1º novembre giornata in cui si festeggia Ognissanti. La Festa dei Morti, in alcune regioni italiane, è stata in passato un’antica versione di Halloween; infatti i bambini si recavano di casa in casa per ricevere il “ben dei morti”, ovvero fave, castagne e fichi secchi. Dopo aver detto le preghiere, i nonni raccontavano loro storie e leggende paurose.
In Calabria, la notte della vigilia del 2 Novembre, si accende una candela, da porre sul davanzale della finestra, per indicare ai morti la strada del ritorno. Poi, i bambini devono alzarsi di buon mattino, perchè la tradizione vuole che i morti devono andare a riposare, e proprio per questo bisogna lasciare il letto ai propri morti.
www.crotoneok.it è stato pubblicato il 2023-11-02 08:00:14 da Redazione
0 Comments