Alla vigilia della giornata della biodiversità, Legambiente presenta il focus sulle orchidee italiane. Ne abbiamo 240 specie.
Quasi tutte sono minacciate e una, in Sardegna, si è estinta proprio quest’anno.
La Dacty-lorhiza elata sesquipedalis cresceva solo in Sardegna. La sua cittadinanza già negli anni 2000 si era ridotta a una decina di esemplari. Ora è estinta a causa della scarsa manutenzione del territorio, secondo lo studio, pubblicato su Rendiconti Lincei, che ne ha documentato il triste epilogo. Il focus sulle orchidee italiane contenuto nel Report sulla Biodiversità a rischio 2025 di Legambiente scatta la fotografia delle nostre 240 specie. Solo 4 sono tutelate a livello europeo dalla direttiva Habitat, che risulta non aggiornata rispetto all’attuale grado di rischio. Quasi tutte le orchidee italiane sono in pericolo, a causa di crisi climatica, commercio illegale, attività e trasformazioni del paesaggio in chiavi antropiche. Tra le più minacciate, la Scarpetta di Venere – Cypripedium calceolus – quasi scomparsa dalle Alpi occidentali, il Barbone Adriatico – Himantoglossum adriaticum, presente soprattutto nei territori dell’area adriatica e nelle regioni circostanti, e la Ofride specchio-Ophrys speculum, più diffusa nelle isole e nelle regioni del sud. Il report contiene poi un’analisi sui ritardi nell’applicazione della strategia europea sulla biodiversità 2030, entrata in vigore cinque anni fa. E sulla persistente difficoltà nel nostro paese di istituire nuovi parchi e aree protette, per via dei complessi iter burocratici.
Nel servizio, l’intervista con Stefano Raimondi – responsabile biodiversità Legambiente
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