501 assunzioni con nuovi investimenti

In arrivo ben 501 assunzioni di personale nelle Aree di Crisi Industriale della Liguria grazie a nuovi investimenti industriali.

Sono 87 le imprese pronte ad investire nel territorio grazie alle agevolazioni regionali del PR Fesr 2021 – 2027.

I nuovi inserimenti riguarderanno le province di Savona, Genova, Imperia e La Spezia.

Ecco tutte le informazioni sugli investimenti previsti e sui nuovi posti di lavoro in Liguria che saranno creati.

LIGURIA ASSUNZIONI NELLE AREE DI CRISI INDUSTRIALE

A dare la notizia delle nuove e numerose opportunità di lavoro nelle Aree di Crisi della Liguria in arrivo è un comunicato della Regione Liguria.

La nota annuncia che, all’esito di appositi bandi dedicati alle Aree di Crisi Complessa e Non Complessa della Liguria, 87 imprese sono pronte a investire 48,2 milioni di euro per lo sviluppo produttivo e occupazionale dei territori interessati dalle Aree.

Si tratta di 59 comuni liguri, situati tra le province di Savona, Genova, Imperia e La Spezia.

Le micro, piccole e medie che hanno partecipato ai due bandi da 30 milioni di euro, rispettivamente 15 milioni ciascuno, per ottenere agevolazioni regionali da investire sui territori delle Aree di Crisi Industriale, in caso di ammissibilità, potranno accedere ad un finanziamento a tasso agevolato (1,5% annuo) a copertura del 75% dell’investimento presentato e ad una parte a fondo perduto che può raggiungere il 25% dei costi ammissibili del progetto (per investimenti superiori ai 200 mila euro).

Secondo l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessio Piana, se tutte le 87 domande dovessero risultare ammissibili, e venissero conseguentemente finanziate dall’ente, ci saranno assunzioni per 501 risorse.

I POSTI DI LAVORO STIMATI

Nel dettaglio, le opportunità di lavoro nelle Aree di Crisi della Liguria stimate grazie ai possibili investimenti delle 87 imprese che hanno partecipato ai bandi regionali sono così distribuiti:

• 195 posti tempo indeterminato nell’Area di Crisi Industriale Complessa del Savonese, di cui 156 nuove assunzioni e 39 passaggi da tempo determinato a indeterminato;
  

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• 175 posti nell’Area di Crisi Industriale Non Complessa del Genovesato;
  

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• 102 posti nell’Area di Crisi Industriale Non Complessa dello Spezzino;
  

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• 29 posti a tempo indeterminato nell’Area di Crisi Industriale Non Complessa dell’Imperiese.

I COMUNI CHE RIENTRANO NELLE AREE DI CRISI DELLA LIGURIA

I comuni riconosciuti all’interno dell’Area di Crisi Industriale Complessa del Savonese sono 21: Altare, Bardineto, Bormida, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Cengio, Cosseria, Dego, Giusvalla, Mallare, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Plodio, Quiliano, Roccavignale, Vado Ligure, Villanova d’Albenga.

Invece, sono 22 i comuni dell’Area di Crisi Industriale Non Complessa del Genovesato: Genova (limitatamente alle aree portuali, parte della Val Polcevera, le aree di Cornigliano, gli Erzelli e l’entroterra di Voltri), Borzonasca, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Carasco, Chiavari, Cicagna, Cogorno, Coreglia Ligure, Favale di Malvaro, Lavagna, Leivi, Lorsica, Mezzanego, Moconesi, Ne, Neirone, Orero, Rezzoaglio, San Colombano Certenoli, Santo Stefano d’Aveto, Tribogna.

L’Area di Crisi Industriale Non Complessa dell’Imperiese sono 11: Borgomaro, Caravonica, Chiusanico, Chiusavecchia, Dolcedo, Pieve di Teco, Pontedassio, Pornassio, Prelà, Rezzo, Vessalico.

Infine, l’Area di Crisi Industriale Non Complessa dello Spezzino comprende 5 comuni: La Spezia, Arcola, Bolano, Follo e Santo Stefano di Magra.

CANDIDATURE

Al momento è presto per parlare di candidature. Gli interessati alle future assunzioni nelle Aree di Crisi Industriale della Liguria devono attendere la realizzazione dei progetti finanziati e l’apertura delle relative selezioni per reclutare le risorse da assumere.

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