Sono scattati dalla pedana in Corso Imperatrice uno dietro l’altro come la classifica del Campionato Italiano Assoluto Rally vorrebbe. Con Giandomenico Basso–Lorenzo Granai (secondi in campionato) che hanno il #1 sulle fiancate della loro Škoda Fabia RS e subito dopo Andrea Crugnola – Pietro Elia Ometto (al comando della graduatoria tricolore e già campioni 2023) con il numero 36 sulle porte della loro Peugeot 208 Rally4 con la quale hanno sostituito la solita Citroën C3 che ha regalato loro il titolo tricolore.
“Certo che mi sarebbe piaciuto essere al Sanremo con la C3 per vincere una gara che mi è sempre sfuggita a livello di classifica assoluta (il varesino vinse la Suzuki Rally Cup nel 2009, chiudendo secondo assoluto nelle ultime due edizioni), ma avendo già vinto il Campionato Italiano Assoluto Rally, era importante lavorare su questa Peugeot 208 Rally4, sia per svilupparla per il preparatore SMD, sia per conoscere meglio la vettura che viene usata da molti degli allievi della Scuola Rally Vittorio Caneva di cui sono istruttore”. Fuori dalle possibilità di puntare a una vittoria assoluta, per inferiorità di categoria del mezzo, Andrea Crugnola preferirebbe non esporsi troppo sui pronostici, ma almeno un indirizzo su chi puntare l’interesse lo offre.
“Dovrebbe essere una sfida tra Giandomenico Basso e Fabio Andolfi, che sono i due piloti più titolati e con maggiore esperienza. Non credo lo sloveno Bostjan Avbelj abbia grandi possibilità di successo, essendo alla sua prima esperienza al Sanremo, una gara tosta, con delle speciali che fanno la differenza, ad esempio quelle del passo Ghimbegna e Coldirodi”.
Due minuti prima di Crugnola hanno lasciato la pedana davanti al Casinò di Sanremo, Giandomenico Basso con Lorenzo Granai al quaderno delle note. “Per me è fondamentale continuare il lavoro di sviluppo della nuova Škoda RS di CR Motorsport. Voglio essere veloce in prova, sfruttando la maggior coppia della vettura rispetto alla versione precedente. L’handicap sarà nel maggior passo della RS, che quindi paga in agilità e Sanremo è una gara in cui l’agilità conta moltissimo, viste le strade dell’entroterra ligure”.
Basso non parla di obiettivi di classifica. “Il secondo posto nel CIAR è importante, ma non fondamentale. A questo proposito ho saltato il Mille Miglia, che se corressi in ottica campionato sarebbe stato fondamentale”. Un eventuale vittoria del pilota del Monte Tomba regalerebbe il poker di successi sanremesi a Basso (che vinse la gara nel 2008, 2012 e 2013) ma ciò che rende particolarmente orgoglioso il pilota trevigiano è il suo successo nella Ronde del 2008, con la Punto S2000. “40’57”3 sui 59,9 km di speciale” afferma con sicurezza storica Basso. E come si fa a non esserne orgogliosi.
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