ANCONA – L’Aula Magna della facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche ha accolto una platea gremita per celebrare l’ottantesimo anniversario di Confindustria Ancona. Il convegno, dal titolo “Le radici del futuro”, ha ripercorso la storia dell’associazione e lanciato uno sguardo sulle sfide economiche e sociali che attendono le Marche nei prossimi anni.
Ad aprire l’evento, il presidente di Confindustria Ancona, Diego Mingarelli, che ha evidenziato come l’associazione rappresenti un motore di innovazione e un presidio di identità territoriale. «Le Marche – ha affermato – sono un esempio straordinario di manifattura diffusa, di aziende che non sempre sono conosciute al grande pubblico, ma che competono a livello globale grazie a innovazione e qualità». Mingarelli ha ricordato con orgoglio le figure visionarie come Francesco Merloni e il contributo del grande economista Giorgio Fuà, sottolineando che la missione dell’associazione rimane quella di guardare al futuro senza dimenticare le radici.
La cerimonia è stata arricchita dalla presenza del presidente nazionale di Confindustria, Emanuele Orsini, intervistato dalla giornalista Mariangela Pira. Orsini ha ricordato le 80 proposte presentate al Governo, definite come misure a costo zero per rilanciare la competitività e attrattività del sistema economico italiano. «Viviamo un momento di grande difficoltà – ha detto – con una produzione industriale in calo da 21 mesi e un Green Deal europeo che rischia di penalizzare la nostra industria. Ci aspetta un 2025 complicato». Ha poi lanciato un appello per il sostegno alla tecnologia e all’industria 4.0, per attrarre investimenti e preservare filiere strategiche.
Nel corso dell’assemblea, il presidente Mingarelli ha voluto sottolineare il ruolo strategico delle imprese marchigiane nel panorama nazionale, definendole “un laboratorio di idee e progetti”. Tra le opportunità per il futuro, ha citato il Pnrr e le politiche europee legate alla sostenibilità, ma ha anche messo in guardia sulle difficoltà strutturali che il territorio deve affrontare. «Le sfide di oggi – ha concluso – sono diverse rispetto a quelle di ottant’anni fa, ma ciò che rimane costante è il bisogno di visione e di pragmatismo».
La giornata si è aperta con la premiazione dei soci storici di Confindustria Ancona, un riconoscimento simbolico che celebra l’eccellenza imprenditoriale marchigiana. Tra gli interventi finali, il contributo dell’economista Veronica De Romanis, che ha tracciato un’analisi delle politiche industriali europee, e del giornalista Beppe Severgnini, che ha offerto una riflessione sul valore del fare impresa nel contesto italiano.
Le Marche, da sempre una regione di eccellenze artigianali e industriali, guardano al futuro con determinazione, ma anche con la consapevolezza che la strada da percorrere richiederà un impegno corale. La celebrazione degli 80 anni di Confindustria Ancona è stata l’occasione per riaffermare questa visione, proiettando il territorio verso nuove sfide e successi.
www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-12-10 22:41:12 da
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