È l’ultimo Consiglio dei ministri del governo Meloni prima della pausa ferragostana, quello convocato per oggi pomeriggio a Palazzo Chigi, presente la premier. Da quanto si apprende, è stato approvato un decreto omnibus che comprende provvedimenti su diverse materie, dalle misure contro il caro-voli al riordino del settore dei taxi. Ma il Cdm prevede anche lo stop al tetto sugli stipendi nella Società per il Ponte sullo Stretto, con una deroga alle norme (2016) che fissano un limite di 240mila euro ai compensi annuali dei dipendenti pubblici. Su questa specifica previsione le opposizioni sono insorte. Al termine, ci sarà una conferenza stampa dei ministri Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti, Francesco Lollobrigida, Carlo Nordio, Orazio Schillaci e Adolfo Urso.
Riguardo ai voli, nella bozza del provvedimento è stato inserito un articolo sulle pratiche commerciali scorrette relative ai prezzi praticati sulle tratte nazionali per le isole (i biglietti che hanno riscontrato i maggiori rincari).
Per i taxi, come già annunciato nelle scorse ore, è previsto un aumento fino al 20% delle licenze in circolazione, tramite nuovi bandi allestiti dai Comuni, accompagnato da fondi per l’incentivo alla conversione ecologica del parco delle “auto bianche” e degli Ncc. L’aumento si impone “per fronteggiare uno straordinario incremento della domanda, legato a grandi eventi o a flussi di presenze turistiche superiori alla media stagionale”. E proprio su questi temi i rappresentanti dei tassisti e dei Ministeri delle Imprese e del Made in Italy e delle Infrastrutture e trasporti si vedranno oggi pomeriggio per un incontro a livello tecnico.
Il decreto modifica poi l’articolo 423bis, inasprendo le sanzioni per i piromani, ovvero per chi causa un incendio in “boschi, selve o foreste” o “su vivai forestali destinati al rimboschimento, propri o altrui”. Se il rogo è di natura colposa la pena minima passa da uno a due anni di reclusione ma aumenta da un terzo alla metà quando il fatto è commesso “al fine di trarne profitto per sé o per altri”.
La bozza del decreto prevede inoltre una proroga della cassa integrazione per gli ex dipendenti Alitalia fino al 31 ottobre 2024, al fine di accompagnare i processi di ricollocazione dei lavoratori dell’ex compagnia di bandiera, nell’ambito della procedura di amministrazione straordinaria. Infine, tra gli altri provvedimenti, il governo potrà dichiarare il preminente interesse strategico nazionale, su grandi programmi d’investimento esteri in territorio italiano, dal valore non inferiore a 1 miliardo di euro, nominando un commissario straordinario che assicuri il coordinamento e l’azione amministrativa necessaria.
Nel decreto al vaglio del Cdm ci sono poi alcune misure sulle intercettazioni: in particolare, un articolo estende ed elenca le fattispecie di reato per cui è possibile l’uso di strumenti investigativi – disciplinati dalla legislazione in materia di contrasto alla criminalità organizzata – quali le intercettazioni. Si tratta di reati gravi, tra cui quelli aggravati dal metodo mafioso, finalità di terrorismo, sequestro per estorsione e traffico di rifiuti.
La norma arriva dopo il dibattito che si era aperto a seguito di una pronuncia della Cassazione dello scorso settembre, relativa a delitti di criminalità organizzata: le toghe antimafia avevano espresso preoccupazioni su eventuali rischi per inchieste e procedimenti. Inoltre, con le norme che si andranno a introdurre in questo decreto, si prevedono infrastrutture digitali inter-distrettuali per conservare la memoria delle intercettazioni svolte: in ogni procura, restano le sale d’ascolto, ma in tal modo si fa fronte alle eventuali criticità di riempimento della memoria dei server.
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