Rivedere gli assetti territoriali e amministrativi: una grande area apuo-spezzina


Il terzo millennio ci mette di fronte a nuove rappresentazioni territoriali che con la gestione amministrativa del secolo scorso non sono più compatibili: prima prendiamo atto dei cambiamenti territoriali e prima evitiamo l’ulteriore degrado delle terre di confine e delle periferie. E’ il caso della conurbazione apuo- spezzina. Noi viviamo in una città di fatto di 470.000 abitanti (da Levanto a Viareggio) a fronte di Genova che ne ha 583.000. La differenza è che Genova è considerata una città, mentre la conurbazione apuo – spezzina no.
La discrepanza tra l’assetto amministrativo dei primi del ‘900 e lo stato attuale del territorio è evidente e non più tollerabile perché fa sì che la maggior parte delle risorse vada ad un presunto centro e quel che resta alla periferia, che tuttavia una periferia non è.
Per la verità succede oramai un po’ dappertutto. Ad esempio le città metropolitane di Milano, Roma e Napoli sono assai più estese delle rispettive province.
Si pone, quindi, innanzitutto, un problema di governance del territorio che superi le attuali divisioni amministrative. Come per il Parco interregionale Magra-Vara, il principio vale anche per la mobilità e i servizi, dalla scuola alla sanità.
Quindi, ciò che dovrebbero fare le due regioni è costituire un tavolo per la gestione congiunta dell’area in questione al quale portare, innanzitutto, i temi del Parco magra-vara e della mobilità.
Se fosse stato fatto qualche anno fa il nostro territorio avrebbe portato a casa risorse del Pnrr in una misura oggi inimmaginabile. Mi auguro che questi temi fondamentali per lo sviluppo del territorio possano trovare spazio nelle prossime regionali sia liguri che toscane.
Pietro Tedeschi, ex presidente del Parco di Montemarcello, Magra e Vara

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www.cittadellaspezia.com è stato pubblicato il 2024-08-28 20:42:56 da


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