«Ti stendo con una mano sola». Assolto

FALCONARA – In aula ha dichiarato che si era fatto male ad un polso cadendo dalla doccia. «Sono scivolato» ha raccontato questa mattina un 43enne, chiaravallese, imputato al tribunale di Ancona per resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo è stato sentito davanti al giudice Luca Zampetti, dove è a processo per i fatti accaduti il 19 marzo del 2022, a Falconara. Mentre si trovava agli arresti domiciliari per altra causa, si è ferito e ha chiamato i carabiniere per chiedere i soccorsi sanitari. In casa è arrivato il 118 scortato però dai militari. Quando il 43enne ha aperto la porta e ha visto i carabinieri è andato su tutte le furie. Avrebbe detto loro «qui non entrate, cosa volete?». Il chiaravallese voleva solo essere portato in ospedale per le cure e la presenza dei militari l’ha mal digerita perché avrebbero iniziato a fargli parecchie domande. «Mi chiedevano ma che hai fatto, dai dicci che hai fatto – ha continuato l’imputato – quel giorno ero giù, era anche la festa del papà, ho perso la testa un attimo poi però ho chiesto subito scusa». 

Anche un carabinieri è stato sentito in aula e ha ripercorso l’accaduto di quel giorno riferendo che il 43enne avrebbe impedito loro di entrare in casa e si sarebbe rivolto ad uno dei militari presenti così: «Te butto giù co na mano sola». La Procura aveva chiesto una condanna a 4 mesi. Stando alle accuse non si sarebbe nemmeno trattato di un incidente sotto la doccia quanto piuttosto di un gesto autolesionistico. Il 43enne avrebbe dato un pugno al muro ferendosi così il polso. Il giudice lo ha assolto per la tenuità dei fatti. La difesa, rappresentata dall’avvocato Andrea Nocchi, ha spiegato nell’arringa che non c’era stata nessuna resistenza, i militari erano anche entrati. Il legale stesso aveva chiesto l’assoluzione. L’imputato è stato portato in tribunale dalla polizia penitenziaria perché attualmente è in carcere per altra causa.