Il 1° di novembre del 2024, nella seconda città della Serbia, Novi Sad, il crollo della pensilina della stazione ferroviaria ha causato 16 morti.
Una tragedia che – nella casualità -ha colpito in particolare le generazione dei ventenni e che ha dato inizio alle proteste degli studenti in Serbia: durano ancora oggi, dopo sette mesi di mobilitazione, assemblee e marce.
«Gli studenti delle diverse facoltà università si stanno ribellando a uno Stato criminale e corrotto, facendosi paladini di una battaglia di civiltà. Ragazze e ragazzi che stanno lottando per non lasciare la loro terra» dice Samantha Colombo, giornalista esperta di Balcani, intervenuta ad un incontro organizzato al circolo Gagarin di Busto Arsizio, per…
0 Comments