«A forza di arretrare mancano appena 200 al centro abitato»

«A forza di arretrare mancano appena 200 al centro abitato»


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«A forza di arretrare mancano appena 200 al centro abitato»

ANCONA – È stata approvata questa settimana in consiglio regionale la mozione che impegna la Regione a proseguire con decisione gli interventi per la messa in sicurezza della falesia di Sirolo, un’area che da anni soffre un inquietante processo di arretramento della costa.

La mozione nasce da una situazione già segnalata dal Comune di Sirolo sin dal 2019 e nel 2021 e da un’ordinanza della Capitaneria di Porto di Ancona del 1996 che evidenziava il pericolo per la pubblica incolumità. Nonostante ciò, il piano regionale di Gestione integrata delle zone costiere, il Gizc, approvato nel 2019, non includeva la Falesia del Conero tra le aree in cui prevedere interventi strutturali, a differenza di altre dieci unità costiere marchigiane. L’atto impegna adesso la giunta a inserire la Falesia del Conero tra le unità costiere soggette a interventi strutturali nel prossimo aggiornamento del già citato Gizc, a pianificare opere di difesa attiva e passiva per la sicurezza del centro abitato di Sirolo, a destinare ulteriori risorse e a semplificare le procedure per accelerare l’esecuzione degli interventi.

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Mauro Ausili, consigliere di Fratelli D’Italia, ha voluto inoltre estendere il ragionamento all’intera costa del Conero, da Numana a Portonovo, ribadendo che la tutela di quest’area non riguarda solo l’ambiente ma anche la sicurezza, l’identità e l’economia della Regione: «Negli ultimi vent’anni – spiega l’esponente di FdI – la falesia è arretrata di 21 metri e oggi ne mancano appena 200 al centro abitato. È un’emergenza reale, non una questione astratta: davanti a questo, non c’è ambientalismo ideologico che tenga. Servire agire con concretezza». Adesso «grazie a un finanziamento di 160mila euro della Regione è stato condotto un importante studio tecnico-scientifico, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, che ha evidenziato la necessità di un ripascimento straordinario e dell’utilizzo di geocontenitori per stabilizzare la costa. Ora diamo seguito a quelle indicazioni con atti concreti». Ausili conclude: «La costa del Conero è un patrimonio turistico unico, che non si trova in nessun altro tratto dell’Adriatico. Va difeso con serietà, non con ideologie ambientaliste scollegate dalla realtà. Fratelli d’Italia continuerà a sostenere questa linea anche nei prossimi anni di governo».

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www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2025-07-05 11:17:27 da


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