”Ma quando sarà pronto?” E’ la
domanda che, a Matera, cittadini e turisti in transito per via
Roma si fanno dopo aver ammirato una mostra di ”cantiere”, con
foto in bianco e nero sui lavori di restauro e adeguamento
funzionale e che riguardano il Teatro Duni, intitolato al
compositore materano del XVII secolo Egidio Romualdo Duni. La
risposta indicata nel cartellone di cantiere è il 15 ottobre
2025.
Nel frattempo una dozzina di foto in bianco e nero,
realizzate dal fotografo Luca Centola, indica la sequenza di
quanto effettuato finora dall’impresa D’Alessandro – sotto la
direzione lavori condotta dall’architetto Luigi Acito – su una
struttura di notevole importanza architettonica e storica,
realizzata nel 1947 con soluzione innovativa dall’architetto
materano Ettore Stella. E finora, come dimostra la sequenza
fotografica, affissa sulla recinzione prossima al cantiere, si è
proseguito con interventi di consolidamento, rimozioni di
rivestimenti e arredi che hanno consentito di intervenire in
profondità e nel rispetto dei parametri conservativi. Si lavora
alacremente e con tanto impegno, breve pausa natalizia a parte,
per restituire alla città un teatro – utilizzato in passato
anche come cinema – del quale si è avvertita la mancanza durante
l’anno da Capitale europea della cultura 2019.
Il Duni, per il quale saranno spesi 7,5 milioni di euro, avrà
una dotazione di 750 posti a sedere e con nuove soluzioni per
l’acustica, la luce e la fruizione degli spazi: è uno dei pochi
teatri moderni del ‘900 censiti da “Docomomo”, associazione nata
28 anni fa a Roma per documentare, conservare e valorizzare gli
edifici ed i complessi urbani del Novecento. Il Comune, ente
proprietario e committente dell’opera, dovrà pensare a una forma
di gestione della struttura.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
www.ansa.it è stato pubblicato il 2024-12-21 15:45:33 da
0 Comments