Grazie ad un finanziamento di
duecento milioni nel territorio di Tivoli sorgerà un nuovo
ospedale, a circa sei chilometri da quello colpito da un
incendio venerdì sera, in cui sono morte tre persone. La nuova
struttura sarà edificata a Bagni di Tivoli, una frazione del
Comune. “Della vecchia struttura del San Giovanni Evangelista,
l’ospedale colpito dall’incendio, di cui alcune parti sono state
sequestrate, resterà invece solo un punto di Pronto intervento”,
spiega lo stesso sindaco Giuseppe Proietti. Intanto in queste
ore la palestra comunale Maramotti costituirà il primo centro di
Pronto intervento per sopperire almeno in parte alla mancanza
del Pronto soccorso a Tivoli.
Non si placa invece la rabbia dei familiari delle vittime.
“Ieri in camera mortuaria ho potuto riconoscere il corpo di mia
madre, che aveva 84 anni ed era ricoverata e intubata in
ospedale: la sua vita era legata a quella macchina, questo mi
avevano sempre detto i medici. Se durante l’incendio c’è stato
un black out e i macchinari non hanno funzionato, è molto
possibile che sia morta per questo. Quindi mi chiedo a cosa
serva un tossicologo per l’autopsia, visto che le cause della
morte potrebbero non essere legate solo al fumo ma anche ad
altri elementi come questo. La verità non emergerà. Inoltre
immagino che durante il caos dei soccorsi sia stata fatta una
scelta di priorità sui pazienti, nonostante mi abbiano detto di
aver tentato di rianimarla”, dice Barbara Ilari, figlia di
Giuseppina Virginia Facca, una delle vittime dell’incendio
scoppiato venerdì sera.
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www.ansa.it è stato pubblicato il 2023-12-10 17:50:13 da
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