Accoltella il rivale davanti a un locale a Brindisi: arrestato il 26enne Cosimo Morleo

BRINDISI – L’incontro in un locale del quartiere Casale, gli sguardi che si incrociano, lo scambio di qualche parola e l’accoltellamento in auto, nei pressi dell’esercizio commerciale, alla presenza anche di bambini. In carcere è finito Cosimo Morleo, 26 anni, brindisino, con l’accusa di lesioni personali gravi ai danni di un 30enne, brindisino, ferito all’avambraccio destro e nella piega della coscia destra, all’altezza dell’inguine, da tre fendenti, la sera del 24 maggio scorso. Morleo è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Brindisi, diretti dal vicequestore Giorgio Grasso, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dalla giudice per le indagini preliminari Stefania De Angelis, su richiesta del pubblico ministero Pierpaolo Montinaro. Le indagini sono partite dopo la segnalazione fatta dai medici del pronto soccorso dell’ospedale Antonio Perrino, in seguito all’arrivo di un uomo con ferite da arma da taglio. Prognosi superiore a 40 giorni. Il ferito, interrogato nell’immediatezza dei fatti dai poliziotti, disse che era stato vittima di un tentativo di rapina, avvenuto poco prima, nei pressi della sua abitazione, nel rione Sant’Elia.

L’autore, stando a quel racconto, sarebbe stato «uno straniero, con volto travisato, che dopo avergli intimato di consegnare denaro e telefono», lo avrebbe accoltellato. Dalle informazioni acquisite per riscontrare quel racconto, è emersa tutt’altra storia, quella dell’accoltellamento avvenuto nel quartiere Casale, confermata dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Tutto avviene tra le 22.52 e le 23.12. Il video mostra Morleo entrare nel locale e incrociare lo sguardo del 30enne che continua a guardare l’altro anche quando esce per raggiungere l’auto. Morleo si siede al tavolo con una ragazza che gli mostra il telefonino. «Subito dopo, verosimilmente nervoso, mette la mano nella patta dei jeans per prendere un oggetto simile a un coltello che ripone nella tasca posteriore», si legge nell’ordinanza. Dopo aver ritirato l’ordinazione, raggiunge l’altro in auto, dove c’è anche una ragazza: Morleo dallo sportello anteriore del lato passeggero e dopo una breve interlocuzione con il 30enne, si sporge vero l’interno. La ragazza esce e Morleo raggiunge l’altro dal lato conducente e dal finestrino aperto sferra almeno tre fendenti.

Le immagini mostrano anche il ferito che chiede aiuto per tamponare l’emorragia, mentre «Morleo lo rincorre con il coltello». A fermarlo, alcuni clienti che lo «invitano alla calma» e a quel punto Morleo va via assieme alla ragazza. Nel video si vede il 30enne uscire dal locale con un canovaccio usato per tamponare l’emorragia, aiutato da un cliente che lo accompagna al pronto soccorso. Una volta raggiunto l’ospedale, il cliente si allontana. È stato identificato dalle videocamere presenti all’ingresso dell’ospedale: l’auto è risultata intestata a una donna, più volte controllata assieme a una persona ritenuta dagli inquirenti vicina al ferito. Per la gip, per la condotta di Morleo, con precedenti per armi, ricettazione, tentata rapina, detenzione di munizioni e accensioni ed esplosioni pericolose, l’unica misura applicabile è il carcere tenuto conto del fatto che sarebbe «inserito in contesti criminali che hanno condizionato il clima di omertà». Morleo – si legge nell’ordinanza – ha posto in essere «il grave fatto di sangue senza alcuna esitazione e con disinvoltura, nelle immediate vicinanze di un locale frequentato da numerosi avventori, mostrando un’indole criminale incline alla violenza e certo di poter contare su una generalizzata condizione di omertà».