Ma in calo dell’1,7 sull’anno precedente a causa della contrazione dell’export
MODENA – Le imprese che realizzano tecnologia per l’industria ceramica chiudono il 2023 con il segno meno. In calo dell’1,7 sull’anno precedente a causa della contrazione dell’export (-4% per via della frenata di Stati Uniti e Germania). Il fatturato si attestata comunqe sui 2 miliardi e 310 milioni di euro. Sono i dati elaborati dal centro studi di Acimac, l’associazione di riferimento per un settore che si sviluppa quasi prevalentemente tra Sassuolo e Imola e anticipa l’andamento del mercato ceramico. Secondo lo studio il 2023 si chiuderà con un miliardo di metri quadri di piastrelle prodotte in meno rispetto al 2022.
Tengono le vendite in Italia, ma preoccupa il calo degli ordinativi sul 2024. Per questo servono incentivi agli investimenti, ma nella recente manovra del governo non c’è traccia.
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