Acqua torbida, sarà Ruzzo Reti a indagare sull’incidente di lunedì  – Teramo

Acqua torbida, sarà Ruzzo Reti a indagare sull’incidente di lunedì  – Teramo



TERAMO. Di torbido, in questa storia, non c’è solo l’acqua. Perché l’immediato stop ai sondaggi geognostici nel ventre del Gran Sasso, sospesi lunedì scorso ancor prima di cominciare per un improvviso intorbidimento dell’acqua nella captazione sotto il traforo, è accompagnato da comunicazioni poco chiare, se non palesemente capziose, di una parte dei soggetti coinvolti. Ieri il commissario che il governo ha incaricato di mettere in sicurezza l’acquifero del Gran Sasso, Pierluigi Caputi, ha dichiarato: «Quando l’acqua si è intorbidita i lavori non erano ancora iniziati, il problema sta nelle condotte dell’acquedotto del Ruzzo. E sarà la Ruzzo Reti a indagare e spiegare qual è il problema».
LE DUE COINCIDENZE
Caputi, però, non dice che lunedì scorso l’acqua del Ruzzo captata sotto il traforo si è di colpo intorbidita – guarda caso – tre minuti dopo l’ingresso dei mezzi della società Italferr che dovevano essere utilizzati per le trivellazioni, facendo scattare il meccanismo di salvaguardia che in questi casi mette subito a scarico l’acqua, impedendole di raggiungere la rete acquedottistica propriamente detta. Né tantomeno aggiunge che un nuovo picco di torbidità si è verificato – guarda caso – quando quella stessa carovana di mezzi ha lasciato il traforo. Insomma: sarà anche vero che non sono stati direttamente i sondaggi a intorbidire l’acqua, ma è lecito pensare che il peso e le vibrazioni prodotte dai mezzi destinati a fare il lavoro, magari combinati con una frana già esistente sotto il piano stradale del traforo, abbia causato un problema che, prima di lunedì, si era verificato solo in un passato non recentissimo, in occasione di precedenti lavori stradali nel tunnel, e che – una volta andati via quei veicoli – è sparito.
«LA CANALA NON C’ENTRA»
La presidente della Ruzzo Reti Alessia Cognitti non intende polemizzare con Caputi, anche se ieri ha ribadito che la nota diffusa dal commissario giovedì è stata «allarmistica». Cognitti riferisce che ieri mattina il direttore della Ruzzo Reti Pierangelo Stirpe è andato a fare un sopralluogo con i tecnici, e che «un approfondimento della questione è rinviato al vertice con tutti i soggetti interessati previsto lunedì alle 17 nella sede del Ruzzo». Intanto, però, smonta un elemento presente nelle note di Italferr e Strada dei Parchi uscite giovedì. «Si parla», dice Cognitti, «della rottura di una cosiddetta canala, ma secondo i nostri tecnici questa rottura non c’entra niente. Il manufatto sarà riparato, ma non ha alcun collegamento con l’intorbidimento dell’acqua. Di sicuro tali picchi così violenti e improvvisi di torbidità non li abbiamo mai avuti. Lunedì abbiamo buttato via 60mila metri cubi di acqua, se l’intorbidimento fosse continuato così per altre 12 ore non avremmo avuto più acqua: martedì avevamo esaurito tutte le riserve e in qualche zona della provincia c’è stata carenza idrica. Aggiungo che, fino alla comunicazione di Caputi, l’interlocuzione con lui, Italferr e Strada dei Parchi era stata tranquilla. Noi abbiamo detto subito “fermi tutti” e le trivellazioni non sono neanche cominciate. Dopo otto-nove ore, la torbidità è tornata normale. Quando hanno tolto i mezzi c’è stato un altro picco, ora è tutto nella norma».
VIA ALL’INDAGINE
Cognitti ribadisce alla gente, ovviamente molto allarmata (da due giorni si è scatenato un autentico delirio sui social), che l’acqua del Ruzzo che arriva nei rubinetti «è potabile ed è sempre stata potabile». Ma, aggiunge e conclude: «Al momento non siamo in grado di dire con certezza la causa del problema. Per capire cosa è successo bisognerà fare delle indagini approfondite chiamando ditte specializzate che entrano dentro le captazioni con subacquei specializzati. Una ditta che ha già operato sotto il Gran Sasso la stiamo già individuando, al 99 % lunedì il commissario ci riconsegnerà i luoghi in quanto concessionari delle condotte e partiremo con l’indagine. Una volta che avremo capito cosa è successo, capiremo anche se questi sondaggi possono continuare o no. Fino ad allora, purtroppo, il traffico dovrà restare a senso unico alternato».
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www.ilcentro.it è stato pubblicato il 2024-10-19 03:29:00 da


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