GAVORRANO. La salma di Daniele Fantini arriverà al cimitero del paese giovedì 19 dicembre alle 10.
La sua morte, avvenuta all’età di 72 anni in seguito alle complicazioni sopravvenute per una vecchia malattia, è stato un fulmine a ciel sereno per il territorio gavorranese e non solo.
Daniele Fantini, come ricorda un ex collega e amico del periodo in cui militavano nel partito comunista e nel sindacato, «aveva sempre un sorriso per tutti, la battuta pronta e quella disponibilità a intrattenersi con chiunque amasse la cucina.
Simpatico, visionario a suo modo, era un uomo arguto per quanto critico. Un personaggio insomma, con una personalità spiccata che lascerà un vuoto non indifferente.»
La cucina tradizionale in un libro di vita.
In Maremma la cucina è una cosa seria e per lui lo era così tanto che dopo varie esperienze lavorative ci trovò la sua vera dimensione. Prima nella gestione del ristorante del Gran Duca di Grosseto, poi al Passo Carraio nella piccola frazione di Ravi, dopodiché aprì Il Fanta a Gavorrano paese.
Da lì la scelta cadde sul locale panoramico nella campagna gavorranese.
Sempre al suo fianco la moglie Stefania e i figli Marco e Nicola. Solo due anni fa la scelta di trasferire il locale all’interno del MeQ, il mercato di qualità aperto in una nuova veste in pieno centro a Follonica.
La conferma di questa grande passione sta forse tutta nel suo libro “Acquacotta, per fame e per amore”, uscito nel 2017; quasi un testamento postumo dove è possibile trovare, non solo le ricette tradizionali, ma anche la sua grande convinzione che essa sia la vera testimone della storia e della cultura di un territorio.
www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2024-12-18 12:08:11 da Chiara Pierini
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