MANCIANO. Storico lattaio, anima del circolo Arci, poeta. Orezio Marretti, 93 anni, è stato tutto questo. Una figura centrale della comunità locale, che ha unito al suo impegno lavorativo una profonda passione per la vita sociale e culturale del paese. Durante la sua lunga esistenza, ha svolto molti mestieri: dal garzone nei campi in gioventù, all’operaio e benzinaio più tardi, fino a essere ricordato da molti come lo storico lattaio di Manciano.
La sua vita privata è stata segnata da un grande amore: quello per Nella Pellegrini, sua compagna fin da giovanissimo e moglie fino alla sua scomparsa, avvenuta pochi anni fa. La morte di Nella ha profondamente segnato Orezio, che negli ultimi tempi mostrava una certa stanchezza, pur non venendo mai meno al suo spirito dolce e riflessivo.
Oltre al lavoro, Orezio aveva coltivato due grandi passioni: la musica e la poesia. Ex suonatore di fisarmonica, dopo la pensione si è dedicato alla scrittura poetica, diventando un apprezzato poeta popolare.
Nel 2011, in occasione del suo ottantesimo compleanno, aveva pubblicato il libro “Tanto pe’ fa du’ versi…”, curato dalla figlia Daniela Marretti. L’opera raccoglieva ricordi della giovinezza, immagini della vita di paese e riflessioni profonde su temi universali, conquistando l’affetto dei lettori.
Un simbolo dell’Arci Manciano
«Orezio – dice Cristiano Bellezzi dell’Arci di Manciano – è stato un pilastro del circolo Arci di Manciano, frequentandolo sin dalla fondazione nel 1998. Eletto presidente nel 2011, ha ricoperto il ruolo fino al 2023, guidando con discrezione, saggezza e la capacità di mediare i conflitti. Nel 2023, concludendo il suo mandato, il consiglio ha voluto nominarlo presidente onorario in segno di riconoscenza per il suo impegno. La stima nei suoi confronti andava ben oltre l’ambito associativo. Nel 2015 due dirigenti del circolo gli chiesero di celebrarli in matrimonio, delegato dal sindaco di Manciano, in una cerimonia ufficiale nella sala del consiglio comunale.
Una comunità unita nel ricordo
Orezio lascia due figli, Oriano, musicista e artigiano residente a Manciano, e Daniela, attrice attiva a Grosseto. A loro si uniscono due nipoti e tre pronipoti, oltre a un’intera comunità che oggi ne piange la scomparsa. «Di Orezio – scrive l’Arci – restano le sue sagge parole, la sua dolcezza e la sua simpatia, le sue poesie e il suo affetto smisurato di padre, marito e nonno». La salma è esposta alla cappella del cimitero di Manciano, dove si terranno i funerali domani. L’intero paese si stringe intorno alla famiglia per dare l’ultimo saluto a un uomo che ha segnato, con la sua presenza discreta e illuminante, la storia della comunità.
www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2024-11-30 18:45:58 da Vittorio Patanè
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