Addio inceneritore, benvenute bonifiche | MaremmaOggi

Addio inceneritore, benvenute bonifiche | MaremmaOggi


SCARLINO. È finita ufficialmente questa mattina una delle più lunghe controversie che questa provincia abbia mai visto: la disputa tra una multinazionale e il piccolo territorio sede di quell’impianto industriale che tutti hanno conosciuto come l’inceneritore di Scarlino. 

Con lo smontaggio e la messa a terra dei camini di quei forni che una volta bruciavano pirite e che avrebbero voluto veder bruciare quintali di rifiuti urbani, è stata scritta la parola fine a 25 anni di battaglie legali e politiche.

Il governatore regionale Eugenio Giani ha voluto essere presente, insieme all’assessora regionale all’Ambiente Monia Monni, all’assessore allo sviluppo economico Leonardo Marras, all’onorevole Marco Simiani  e dei sindaci della piana di Scarlino che hanno maggiormente sostenuto un cambio di rotta sulla tipologia della presenza industriale nel territorio preferendo quella più sostenibile ed ecocompatibile con l’ambiente circostante.

E così è stato. Mentre l’ecomostro sarà demolito in meno di un anno e verranno portate a conclusione le bonifiche necessarie (recupero e smaltimento di rottame metallico, coibentazioni, refrattari, inerti (dal cemento armato), oltre allo smaltimento dei terreni inquinati), contemporaneamente Iren aprirà al suo posto un centro di raccolta e riciclo di carta, plastica e liquidi portando in Maremma un polo all’avanguardia di vera e propria economia circolare.

Ed è l’amministratore delegato di Iren Ambiente, Eugenio Bertolini, ad elencare esattamente quello che avverrà nel nuovo impianto:

  •  un impianto di trattamento pulper (scarti da cartiera) e plastiche di scarto non valorizzabili da impianti di recupero, con benefici in termini di processi e applicazioni per l’industria siderurgica, cartaria e in ambito civile ed infrastrutturale;
  • un impianto di depurazione per il trattamento di rifiuti liquidi, che prevede l’ampliamento dell’impianto esistente di trattamento chimico-fisico con l’aggiunta della sezione di trattamento biologico, in grado di depurare flussi contenenti metalli e componenti organiche e ammoniacali;
  •  un impianto di trattamento del legno che, trattando legno da raccolta differenziata, sarà in grado di produrre prodotti finiti (pallet pressati) o componenti per la produzione di pallet (blocks), configurandosi come impianto end to end nella filiera dell’economia circolare;
  • un impianto di trattamento fanghi mediante «hydro thermal carbonization», che produrrà un bio-carbone adatto per vari usi: come combustibile, materia prima equivalente per numerosi altri processi industriali, o fertilizzante.

Il governatore Giani: «Una rotta che ci convince»

Eugenio Giani, reduce in questi giorni dall’abbattimento di altre ciminiere di altri inceneritori come quelle di San Donnino, si è dichiarato emozionato dal cambio di rotta finalmente avvenuto: da un’industria pesante verso quella sostenibile, «La Toscana ha scelto di procedere senza indugio sulla rotta dell’economia circolare – ha detto il governatore Giani – La nuova programmazione regionale segue una strategia chiara, che mira al recupero e al riciclo dei materiali tratti dalla raccolta differenziata, con residui sempre più marginali, e al trattamento sempre più mirato e con tecnologie sempre più innovative degli scarti differenziati. Oggi vediamo cambiare anche Scarlino, un’area dalla forte vocazione produttiva, che sarà di nuovo protagonista dell’economia Toscana, grazie al nuovo Polo, capace di recuperare importanti materiali a servizio dei vari distretti». 

La soddisfazione di Simiani e Marras: «Rilancio della zona industriale»

Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente dichiara che «Il polo Iren che nascerà nella zona industriale del Casone, con un investimento di 150 milioni di euro, è un passaggio fondamentale per tutta l’economia della provincia di Grosseto ed una straordinaria occasione per lavorare in chiave sostenibile sulla gestione dei rifiuti».

Sulle medesime note si colloca anche il commento dell’assessore Leonardo Marras, che dichiara come «Il progetto del nuovo impianto di Iren sia un segno di speranza per il rilancio della zona industriale di Scarlino dopo le grandi difficoltà di questi mesi, oltre ad essere una risposta concreta per il nostro territorio anche dal punto di vista occupazionale. Il Casone di Scarlino si arricchirà di una struttura tecnologica molto avanzata – conclude l’assessore al turismo e all’economia della regione – al servizio della Maremma, ma anche di alcune tra le filiere industriali più importanti della Toscana, nel segno dell’economia circolare».

 



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www.maremmaoggi.net è stato pubblicato il 2024-04-12 16:54:46 da Chiara Pierini


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