Addio Laura, si è spento a 42 anni il sorriso di Rocca di Montemassi

GROSSETO. La prima cosa che incontravi quando arrivavi a Rocca di Montemassi, la tenuta della famiglia Zonin che guarda dall’alto Ribolla, era il sorriso di Laura. Braccio destro del direttore, era lei che contagiava al primo sguardo i visitatori e i clienti, con la sua spigliatezza e la passione per il suo lavoro. 

Laura per anni è stata la più stretta collaboratrice di Alessandro Gallo, il direttore della Tenuta di Rocca di Montemassi. Non si è fermata nemmeno quando, tre anni fa, le è stata diagnosticata una terribile malattia. Una malattia che domenica 27 ottobre l’ha uccisa, a soli 42 anni. 

Originaria di Grosseto, Laura Mari si era laureata in Filosofia della logica e aveva cominciato la sua esperienza alla Tenuta Rocca di Montemassi nel 2017, quando era entrata come responsabile dell’accoglienza e, grazie al suo carattere e alla passione che metteva nel lavoro, era diventata subito il braccio destro del direttore.

Era lei che si occupava dell’accoglienza dei visitatori, era che lei che organizzava gli eventi, che si occupava dei catering. Che si rapportava con i tantissimi clienti dell’azienda. 

Da domenica 27 ottobre, quando Laura si è spenta, circondata dall’amore del babbo Nedo e della mamma Tiziana, il via vai di operai e personale della Rocca di Montemassi alla Casa funeraria Rocchi, in via dell’Olocausto, è stato continuo. 

Laura, oltre al sorriso che conquistava tutti, aveva anche un cuore immenso. Un cuore che l’aveva portata a mettersi in contatto con don Enzo Capitani e ad avviare, insieme all’associazione L’Altra Città, i progetti agro-sociali. Di quelli, Laura era la presidente e con l’associazione aveva dato il via a un centro diurno a Sant’Antonio, nel comune di Campagnatico. 

La salma esposta alla Casa funeraria Rocchi

La salma di Laura, da domenica è esposta nella camera ardente allestita alla Casa funeraria Rocchi in via dell’Olocausto, 15 fino alle 15 di lunedì 28 ottobre. 

Successivamente il feretro sarà accompagnato al Tempio per la cremazione.