L’AQUILA – “Da tanto, troppo tempo, l’Azienda per il Diritto allo Studio Universitario dell’Ateneo del capoluogo è al centro di attenzioni e polemiche per le insufficienze, i ritardi, la mancata programmazione, la riduzione di spazi e servizi (dalla residenzialità, alla mensa, alle sale studio, ai rimborsi delle tasse, alle borse di studio) che colpiscono gli studenti fuorisede e danneggiano gravemente non solo l’immagine, ma la qualità e il prestigio dell’Ateneo e dell’Aquila come città della formazione e della conoscenza. Tante volte gli studenti, l’Udu, la Cgil hanno denunciato questa assurda situazione”.
Con una lettera rivolta a Pietro Smargiassi, presidente della V Commissione “Vigilanza” del Consiglio regionale abruzzese, i consiglieri Pierpaolo Pietrucci, del Pd, e Americo Di Benedetto, di Legnini Presidente, chiedono un chiarimento approfondito sulle “attività, procedure e determinazioni della direzione strategica dell’Adsu dell’Aquila”.
“Poiché l’Adsu è un ente strumentale di diretta emanazione della Regione è indispensabile raccogliere nelle più alte sedi istituzionali le informazioni, i dati, le valutazioni critiche e le proposte operative che possano superare lo stallo e le difficoltà di questi anni”.
Per questo motivo Pietrucci e Di Benedetto hanno chiesto di inserire all’ordine del giorno della prossima seduta della V Commissione il tema dell’Adsu, chiedendo l’audizione di tutte le figure che, per interesse e competenza, devono poter esprimere il proprio parere.
“A tal fine si chiede la convocazione del direttore generale della Regione, Antonio Sorgi, dell’intero Consiglio d’Amministrazione dell’Adsu (la presidente Eliana Morgante e i componenti Maurizio Passacantando, Antonio Pensa, Gianluca Cervale e Nicola Di Campli) e di Paola Di Salvatore, già direttore dell’Adsu recentemente revocata dall’incarico. Sarà l’occasione per avere piena consapevolezza dei problemi, individuare le responsabilità politiche e strategiche delle carenze denunciate e avviare – si spera – una nuova stagione che dia risposte concrete al diritto allo studio dei tanti giovani universitari aquilani”, concludono Pietrucci e Di Benedetto.
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