A Rimini ci sono più Airbnb che alberghi; ma la musica, per i primi, sta per cambiare. Entrerà in vigore dal primo gennaio, con un posticipo di qualche mese rispetto alla data prevista, la legge che impone agli immobili destinati agli affitti brevi di esporre il Cin (Codice identificativo nazionale).
“La misura – spiega l’assessore alle Attività economiche Juri Magrini -, testata in via sperimentale solo in alcune regioni, consentirà di individuare in modo univoco ogni struttura ricettiva in Italia, allo scopo di tentare di garantire una maggiore trasparenza, anche rispetto al contrasto all’evasione fiscale e tutela del consumatore, a un settore che continua a registrare una crescita che pare inarrestabile”.
Affitti brevi: i numeri a Rimini
“Anche nel territorio riminese, che vanta una storica e affermata tradizione nella ricettività alberghiera, stiamo assistendo a una crescita dell’offerta – prosegue -. Contiamo 1.200 immobili registrati sulla principale piattaforma di hosting, Airbnb, più del doppio di quanti se ne contavano nel 2019, anno pre Covid. Una crescita generalizzata: secondo una recente analisi di Confedilizia su dati forniti dal ministero del Turismo, ad agosto il tasso di utilizzo degli alloggi prenotabili tramite piattaforme online, in Italia, è stato del 42,3%, mentre quello degli hotel del 38,7%”.
AFFITTI BREVI – Quanto si guadagna con un bilocale in affitto su Airbnb
Un dato che testimonia come questa tipologia di offerta sia sempre più allettante agli occhi dei turisti, ma anche la necessità, precisa l’assessore, “di integrarla in maniera adeguata per rispondere alle nuove esigenze del turista, evitando che si crei concorrenza sleale e soprattutto facendo sì che si integri in maniera armonica sul tessuto urbano”.
L’effetto “Airbnb”, spiega Magrini, andrebbe infatti a impattare sulla città sotto svariati punti di vista, creando “squilibri nel mercato immobiliare, con carenza degli immobili per l’affitto a lungo termine, e con conseguenti difficoltà, per famiglie, lavoratori e studenti, di trovare alloggi a prezzi sostenibili“. Senza trascurare il fenomeno dell’overtourism, che va ad agire negativamente soprattutto sulla qualità di vita dei cittadini.
“L’introduzione del Cin e di sanzioni fino a 8 mila euro per i proprietari che ometteranno di registrarsi è un primo passo per assicurare un maggior rispetto delle regole sotto il profilo fiscale – assicura l’assessore -. Inoltre, è importante anche l’altra novità introdotta dalla norma che prevede l’installazione, all’interno delle abitazioni concesse in affitto breve, di alcuni dispositivi per la sicurezza degli ospiti. Ora serve agire su due fronti: prima di tutto controlli per verificare il rispetto delle regole, poi l’introduzione di nuovi strumenti che consentano ai Comuni di regolamentare e governare il fenomeno”.
www.riminitoday.it è stato pubblicato il 2024-12-02 14:35:00 da
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