8 gennaio 2024
Rigettata la richiesta di rito abbreviato presentata dai difensori di due imputati. I fatti risalgono al 2021 quando due agenti e due assistenti di polizia locale avrebbero immobilizzato con la forza su una barella e poi picchiato un straniero
MODENA – Si torna in aula in 5 febbraio quando il processo riparte dall’udienza preliminare, dopo che il giudice ha rigettato la richieste di due imputati di procedere con rito abbreviato. A Febbraio entra dunque nel vivo il procedimento nei confronti dei quattro agenti della polizia locale di Sassuolo accusati del reato di tortura. I fatti risalgono al 15 ottobre del 2021 quando – secondo l’accusa – due agenti e due assistenti di polizia locale avrebbero immobilizzato con la forza su una barella e poi picchiato un straniero giunto al pronto soccorso dell’ospedale di Sassuolo con una grave crisi ipoglicemica. L’uomo era stato trovato in strada in stato confusionale e forse per questo scambiato dagli agenti per un pusher. Furono momenti molto concitati. Nella ricostruzione effettuata dalla Procura, sulla base della denuncia presentata dal direttore del Pronto Soccorso, si fa riferimento ad “un agente salito con i piedi sul bacino del paziente, che gli chiedeva con insistenza se avesse assunto sostanze stupefacenti”: Un trattamento definito “inumano e degradante”. Il caso sollevò diverse reazioni, il sindaco Menani non ha mai fatto mancare il sostegno ai suoi agenti ma nello stesso tempo il profilo della vittima risultava immacolato: regolare in Italia, un lavoro come operaio, mai una denuncia o problemi con la legge. Due dei quattro agenti devono anche rispondere di falso per avere redatto e firmato una relazione di servizio che, sempre secondo l’accusa, contiene falsità. All’avvio dell’udienza preliminare i legali di due imputati hanno chiesto il rito abbreviato condizionato in un caso alla verifica di un consulente di parte per valutare le patologie della vittima e nell’altro all’audizione di un teste. Il giudice ha rigettato entrambe le richieste e il processo è stato rinviato per la discussione con rito ordinario. La vittima che in un primo tempo non aveva presentato denuncia si è costituita parte civile.
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