È possibile presentare domanda per ottenere le agevolazioni per PMI e professionisti vittime di mancati pagamenti.
Si tratta di finanziamenti agevolati a tasso zero, rivolti a piccole e medie imprese e professionisti vittime di mancati pagamenti da parte di competitors o della Pubblica Amministrazione.
In questa guida vi spieghiamo quali sono, come funzionano, a chi spettano e come richiedere le agevolazioni per PMI e professionisti vittime di mancati pagamenti.
COSA SONO LE AGEVOLAZIONI PMI E PROFESSIONISTI VITTIME DI MANCATI PAGAMENTI
Le agevolazioni per PMI e professionisti vittime di mancati pagamenti sono finanziamenti agevolati a tasso zero rivolti a piccole e medie imprese e professionisti vittime di mancati pagamenti.
Il finanziamento a tasso zero ha un importo massimo di 500.000 euro, limitato ai crediti del beneficiario nei confronti dei debitori coinvolti nel procedimento penale. Il finanziamento ha una durata compresa tra 3 e 10 anni, comprendendo un periodo massimo di preammortamento di due anni. La misura è stata istituita dalla Legge n. 2018 del 2015, modificata dall’articolo 19-ter della Legge n. 58 del 2019, di cui vi forniamo il testo coordinato.
Le regole per la concessione dei finanziamenti agevolati sono stabilite dal Decreto ministeriale del 17 ottobre 2016, che definisce limiti, criteri e modalità per l’assegnazione dei fondi. Poi, la Circolare del 7 agosto 2019, n. 0312471, ha specificato le modalità di presentazione, ammissione ed erogazione delle domande di finanziamento agevolato.
A CHI SPETTANO
Possono ottenere le agevolazioni per i morti di mancati pagamenti, le piccole e medie imprese (PMI) e i professionisti che soddisfano i seguenti criteri:
- risultino parti offese in un procedimento penale – avviato in data precedente la presentazione della domanda – avente per oggetto mancati pagamenti da parte di debitori imputati dei delitti, commessi nell’ambito dell’attività d’impresa, di cui agli articoli:
– 629 del codice penale (estorsione);
– 640 del codice penale (truffa);
– 641 del codice penale (insolvenza fraudolenta);
– 2621 del codice civile (false comunicazioni sociali);
– 216 della legge fallimentare (bancarotta fraudolenta);
– 217 della legge fallimentare (bancarotta semplice);
– 218 della legge fallimentare (ricorso abusivo al credito);
– 223 della legge fallimentare (fatti di bancarotta fraudolenta);
– 224 della legge fallimentare (fatti di bancarotta semplice);
– 225 della legge fallimentare (ricorso abusivo al credito);
- si trovino in una situazione di potenziale crisi di liquidità a causa dei mancati pagamenti da parte dei debitori imputati (crediti non incassati nei confronti dei debitori imputati pari almeno al 20% del totale dei “Crediti verso clienti” di cui alla lettera C) II – 1) dell’articolo 2424 del codice civile);
- presentino sufficienti capacità di rimborso del finanziamento agevolato.
Le PMI devono:
- essere iscritte nel registro delle imprese;
- risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, cioè non risultare in stato di scioglimento o liquidazione – non essere sottoposte a procedure concorsuali per insolvenza o ad accordi stragiudiziali o piani asseverati o ad accordi di ristrutturazione dei debiti.
Sono ammissibili le PMI in concordato preventivo in continuità.
I professionisti, invece, devono essere iscritti agli ordini professionali ovvero aderire alle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della Legge n. 4 del 2013 (deve essere inviata l’attestazione rilasciata ai sensi della medesima legge). Se il debitore è una persona giuridica il procedimento penale deve risultare a carico del legale rappresentante o di altra persona fisica riconducibile al debitore-persona giuridica.
COME FUNZIONANO LE AGEVOLAZIONI
Le agevolazioni per PMI e professionisti vittime di mancati pagamenti funzionano su domanda. Per ottenere la concessione e l’erogazione del finanziamento, inoltre, il debitore del soggetto beneficiario deve risultare imputato in un procedimento penale o condannato con sentenza passata in giudicato.
In particolare, il debitore deve essere soggetto a una richiesta di rinvio a giudizio o altro provvedimento che configuri l’imputazione per i delitti specificati, e il procedimento deve essere in corso. In alternativa, deve essere stata emessa una sentenza di condanna passata in giudicato.
La qualifica di parte offesa e di debitore imputato, l’importo del mancato pagamento, la data di avvio e il numero del procedimento penale o la data di emissione e il numero della sentenza di condanna devono essere confermati al Ministero dello Sviluppo Economico dagli uffici giudiziari competenti. Nel periodo in cui si attende la risposta degli uffici giudiziari, il finanziamento può essere erogato in acconto al soggetto beneficiario in misura del 50%.
Si tratta di finanziamenti agevolati a tasso zero a piccole e medie imprese e professionisti vittime di mancati pagamenti. In particolare, le agevolazioni consistono in un finanziamento:
- di importo non superiore ai crediti del soggetto beneficiario nei confronti dei debitori imputati, documentati nell’ambito del procedimento penale, e comunque non superiore a euro 500.000;
- di durata compresa tra i 3 e i 10 anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di due anni;
- concesso nei limiti di intensità agevolativa previsti, a seconda del settore di appartenenza del soggetto beneficiario, dai Regolamenti “de minimis”.
COME RICHIEDERE LE AGEVOLAZIONI
Le PMI e i professionisti devono presentare le domande di accesso alle agevolazioni, firmate digitalmente dal legale rappresentante, esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo [email protected]. La compilazione della domanda avviene con questo modulo (Pdf 2 Mb).
Per tutte le fasi successive, incluse le risposte alle richieste di integrazione e le attività successive alla concessione del finanziamento agevolato, PMI e professionisti devono fornire la documentazione richiesta esclusivamente mediante PEC.
Per quanto riguarda i professionisti, le domande e la documentazione successiva sono inviate tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo [email protected].
ASSISTENZA ALLA DOMANDA
Per risolvere dubbi o ottenere chiarimenti sulla normativa, la Divisione V – Accesso al credito e incentivi fiscali mette a disposizione le risposte attraverso le FAQ (domande frequenti), che trovate in questa sezione.
Per informazioni e quesiti di natura normativa, è possibile contattare la Divisione V tramite telefono al numero (+39) 06 5492 7834 o inviando un’email a [email protected].
LE RISORSE
Gli aiuti sono finanziati dal Fondo per il credito alle PMI e ai professionisti vittime di mancati pagamenti, istituito dalla Legge 28 dicembre 2015, n. 208, dispone di un totale di 30 milioni di euro, di cui attualmente sono disponibili 21.352.218,23 euro, come si legge in questa infografica.
RIFERIMENTI NORMATIVI
ALTRE GUIDE UTILI
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Man mano che con le novità della Legge di Bilancio 2024 e quelle della riforma fiscale 2024 il Parlamento introdurrà altre misure certe per le aziende, vi informeremo.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Vi consigliamo di leggere l’articolo sulla nuova Sabatini e quello sul Bonus rientro in Italia per le imprese valido dal 2024.
Da non perdere nemmeno l’approfondimento sugli incentivi transizione green o questo articolo sul voucher innovazione PMI. Vi consigliamo di leggere.poi, anche l’articolo sugli incentivi imprese economia sociale.
Per conoscere le altre agevolazioni a favore dei datori di lavoro è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle imprese.
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www.ticonsiglio.com è stato pubblicato il 2023-12-31 07:55:41 da Valeria Cozzolino
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