“Le penose allusioni ad ‘aiutini’ sono tentativi di chi non avendo gambe per pedalare più forte non sa far altro che mettere un bastone tra le ruote del vicino”. A dirlo la capogruppo del Pd in consiglio comunale Deborah Bellotti, in risposta alle dichiarazioni rese dal suo compagno sui banchi del parlamentino Ivan Bracco, ospite del ‘Caffè Forte’ di ieri, sulla performance elettorale di Edoardo Verda.
“Alle difficoltà del fronte progressista si aggiunge, purtroppo questa flagellazione. Se si perdono voti è colpa di politiche sbagliate ma se si recuperano ci deve essere per forza qualcosa sotto, insomma un ‘inciucio’ o aiuti misteriosi”, sottolinea Bellotti. Bracco, che nella campagna elettorale per le Regionali ha sostenuto Loredana Modaffari (entrambi provengono dalla Lista civica ‘Imperia Rinasce’, considera “legittimo” il voto per il giovane astro nascente del Pd Verda, ma essendo, a suo dire, irrobustito da consensi sottratti al centrodestra ritiene che debba essere data “una spiegazione”.
“In un Paese normale – prosegue Deborah Bellotti – lo straordinario risultato di Edoardo Verda 2500 preferenze e più votato in città e della stessa Loredana Modaffari quasi 1000 preferenze, e del Partito Democratico avrebbe sollevato non solo sincera simpatia ed entusiasmo ma anche una doverosa riflessione sull’importanza di un profondo ricambio nella classe politica del Ponente ligure, bloccata da anni nelle stesse asfittiche dinamiche”.
“I numeri ci dicono che il Pd cresce rispetto al 2020 in quasi tutta la Provincia ma soprattutto che nel capoluogo , oltre che nel golfo Dianese, nella valle del San Lorenzo e nella val Prino, raggiunge percentuali inedite, trascinando la coalizione oltre o vicino al 40 %. Lo fa raccogliendo i voti dei giovani, che purtroppo votano poco, di cittadine e cittadini delusi e di pezzi del centro moderato che si sposta sul PD e sui suoi candidati. Nella nostra città il PD cresce del 97% rispetto a 4 anni fa, ma soprattutto la città di Imperia diventa contendibile. Continuare a buttare sul tavolo e fomentare fake news mai provate è semplicemente a sproposito e scorretto”, conclude Bellotti.
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