“Ogni proposta, ogni minimo emendamento (anche spunto di osservazioni più che ragionevoli) viene sistematicamente respinto e non preso in considerazione. Vedremo dove ci porterà questo partenariato nella gestione della rete museale. Ricordo come siano stati buttati via 38.500 euro versati alla Promo Spa di Lucca per farci spiegare come deve nascere un museo, anche se non sono bastati tre corsi di management museale ( a pagamento) seguiti da me alla Bocconi di Milano e alla Università di Pisa”.
Lo afferma a Imperianews Flavio Serafini, gestore del Museo Navale di Imperia. “La ‘Municipia’ di Trento, incaricata di gestire il futuro del Museo, dovrà affidarsi alla Associazione Amici del Museo che dopo averlo creato, è responsabile dell’attività scientifica, crea , e ordina le collezioni, assiste e controlla i visitatori, persegue molteplici iniziative e cura una collana tecnico/scientifica ( una trentina di pubblicazioni che hanno fatto il giro del mondo).
“Municipia si appoggerà ad una cooperativa genovese che non ha certamente brillato nei recenti allestimenti interni ( reperti fuori contesto, danneggiamenti,mancanza di impianto didascalico, ecc) , ignorando le indicazioni del Progetto Scientifico che, non dimentichiamo, è stato inizialmente stilato dal sottoscritto”.
“E l’assessore Roggero queste cose le sa e finge di non saperle”.
“Comunque – conclude Serafini – attendiamo che l’ufficio interno del Museo, destinato alla Associazione diventi operativo. Nel frattempo, dovranno essere eliminate annose problematiche strutturali che limitano fortemente la potenzialità e la credibilità del Museo per inefficenza del sistema di condizionamento, illuminotecnica…”.
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