Albenga, Tomatis (FdI): “Degrado e incuria dei cimiteri, albenganesi costretti a farsi cremare per avere una degna sepoltura”

Albenga, Tomatis (FdI): “Degrado e incuria dei cimiteri, albenganesi costretti a farsi cremare per avere una degna sepoltura”



Albenga. “Con il Partito Democratico al governo di Albenga non si può più morire in pace”.  E’ il duro attacco che il capogruppo di Fratelli d’Italia Roberto Tomatis lancia nei confronti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Riccardo Tomatis.

“Ad Albenga succede che, al degrado progressivo del territorio, strade, marciapiedi, illuminazione e della qualità della vita, corrisponde un analogo degrado relativo allo stato di incuria dei cimiteri e alle procedure per dare degna sepoltura ai defunti”, afferma il consigliere di Fratelli d’Italia che precisa: “Purtroppo non si va oltre la riduzione di qualche vecchia salma. Da diverso tempo non ci sono più loculi a disposizione, ma la situazione è ancor più grave se si pensa che nessuno si è preoccupato di programmare azioni per risolvere la situazione diventata precaria”.

Aggiunge Roberto Tomatis: “Per dare una degna sepoltura ai propri cari, gli albenganesi sono obbligati a optare per la cremazione in forni crematori rivolgendosi fuori regione oppure elemosinare un posto nei cimiteri dei comuni limitrofi con il rischio concreto di dover lasciare per diversi giorni le salme nei depositi del cimitero di Leca in attesa di verificare come e dove seppellire i propri cari”.

E così il consigliere di FdI conclude: “Tra i danni incalcolabili fatti dall’amministrazione di centrosinistra targata Riccardo Tomatis c’è anche questo, nessuna programmazione e nessuna iniziativa concreta. Allora, con questo mio intervento, mi rivolgo direttamente all’ufficio ambiente affinché trovi una soluzione nell’immediato per non aggiungere dolore al dolore. Tutto questo per fare in modo che le persone decedute non vengano ”parcheggiate” all’interno di locali alternativi nell’attesa che l’amministrazione proceda con la costruzione di nuovi loculi”.





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