Prodotto dalla romana Disparte Srl, il film è ambientato tra Albinia e la vicina località di Torri, entrambe in provincia di Grosseto.
La storia è un viaggio nel tempo, nel 1999, in una provincia che diventa protagonista.
Dopo il successo di “Margini”, girato a Grosseto, Falsetti e Turbanti tornano in Maremma per raccontare un’Italia di fine millennio, ancora sospesa tra vecchie certezze e nuove inquietudini.
Il cuore del film è l’adolescenza, raccontata attraverso gli occhi di Giovanna, una dodicenne in cerca di sé. I protagonisti sono ragazzi delle scuole medie. Nessuna star, solo volti nuovi e veri.
Come spiega Rosa, assistente di produzione: «Non ci sono attori famosi, ma è proprio questo il bello. È uno spezzone molto sentito. I ragazzi sono fantastici e l’energia che si respira è contagiosa. Una storia universale in una provincia dimenticata. Il film vuole restituire centralità a una realtà spesso trascurata».
Albinia, ci racconta la delegata di produzione Angelica Gismondi, è stata scelta non solo per motivi logistici, ma anche affettivi: «È un territorio caro agli autori. Spesso è trattato come la sorella minore dei luoghi più noti dell’Argentario – dice – Ma ha una bellezza tutta sua. Qui si vogliono raccontare storie che normalmente non trovano spazio».
Giovanna è una ragazza di dodici anni, persa in un mondo che le sta stretto. La Gismondi descrive il suo personaggio come “spaesato”, ma anche capace di affrontare il proprio percorso: «All’inizio la troviamo disorientata – dice – come tutti i ragazzi della sua età. Poi vedremo se riuscirà a trovare un posto in questo… caro mondo crudele».
Le riprese esterne si sono concentrate sulla scuola media di Albinia, grazie alla collaborazione delle presidi Roberta Capitini e Laura Poiz. Il set si sposterà da domani, mercoledì 21 maggio tra Grosseto, Ribolla (dove verranno girati gli interni della scuola), poi Orbetello (per una scena al cimitero) e la cava di Caporrano.
Il lavoro continuerà anche nei prossimi giorni. «Il territorio ci ha accolto con entusiasmo. È stato bellissimo lavorare qui e continueremo a farlo», afferma Gismondi.
“Caro mondo crudele” non è solo una pellicola. È un piccolo evento per Albinia e per tutta la Maremma. Un set che diventa occasione di incontro, curiosità, partecipazione. Un racconto collettivo che fa riscoprire il valore della provincia, della semplicità e dell’autenticità.
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