23 ottobre 2024
Sentiti in aula due carabinieri che hanno partecipato alle indagini. Al setaccio la fuga all’estero dell’unico imputato nei giorni successivi all’omicidio
MODENA – È ricominciato questa mattina in corte d’Assise a Modena il processo a carico di Mohamed Gaaloul, il trentenne tunisino accusato dell’omicidio di Alice Neri, la mamma di Ravarino di 32 anni trovata carbonizzata all’interno della sua auto nel novembre di due anni fa. L’imputato, come sempre, presente in aula insieme al suo avvocato Roberto Ghini. L’udienza è cominciata con l’interrogatorio a due carabinieri che hanno partecipato all’indagine. Sotto la lente la fuga di Gaaloul all’estero nei giorni successivi all’omicidio. Incalzati dai legali della difesa e della parte civile, rappresentata quest’ultima dagli avvocati Cosimo Zaccaria e Marco Pellegrini, i due militari hanno ricostruito il blitz fallito da parte della polizia prima tedesca per catturare il tunisino e i contatti che l’uomo avrebbe avuto con i famigliari prima di allontanarsi dall’Italia. La corte, presieduta dalla giudice Ester Russo, ha inoltre previsto nelle prossime settimane un altro sopralluogo sul luogo del ritrovamento dell’auto con all’interno il corpo della vittima: un punto isolato a Fossa di Concordia, percorso da alcune strade di campagna, sulle quali la notte tra il 17 e il 18 novembre 2022 transitarono alcune auto, tutte controllate senza esito dai carabinieri ma secondo la difesa mancherebbero all’appello alcuni veicoli catturati dagli occhi elettronici
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