Il coraggio, la libertà di essere, il valore del verbo ‘curare’ invece di ‘lottare’ contro la malattia: è il ritratto di Michela Murgia delineato dalle testimonianze di alcuni amici scrittori, raccolte dall’ANSA. “Mi piacerebbe dire che essere stata amica di Michela Murgia mi ha dato un punto di vista sulla sua letteratura diverso da chi l’ha semplicemente conosciuta in forma scritta, adesso che sono rimasti solo i suoi libri e i suoi scritti sparsi, so che non è vero. La memoria è un sentimento”, dice Chiara Valerio. Per Marco Missiroli, Murgia “è un sentimento letterario.
Conoscerla, entrare nei suoi libri, dialogarci, ascoltarla, ha fatto in modo che la parola ‘leggere’ volesse dire ‘comprendere’. Dove comprendere significa: libertà di essere. Di lei rimane tutto, di lei rimane una letteratura dell’esistenza”. “Se n’è andata una grande scrittrice capace di fare letteratura anche fuori dai libri”, sottolinea…
www.ansa.it è stato pubblicato il 2023-08-11 16:27:56 da
Redazione ANSA
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