Anche Slow Food dice No al Deposito nucleare a Trino


Stravolgerebbe territorio, ambiente ed economia

VERCELLI – Riceviamo e pubblichiamo

In merito al dibattito che si è creato sul possibile deposito nazionale di scorie nucleari a Trino, la Condotta Slow Food di Vercelli ha da subito condiviso le motivazioni contrarie già esternate da plurimi soggetti e relative alla sicurezza ambientale e al fatto che l’autocandidatura del Comune di Trino sia stata avanzata nonostante il territorio dello stesso dopo studi approfonditi, fosse stato considerato “sito non idoneo”, nonché avanzata senza alcun confronto con gli altri comuni ed enti territoriali sui quali inciderà comunque l’installazione.

Sarebbero bastati questi fatti a chiudere la discussione, tuttavia – anche alla luce dell’avallo postumo del governo all’agire del sindaco di Trino – a noi di Slow Food Vercelli preme entrare nel merito ed evidenziare anche una questione più generale che al momento è stata scarsamente considerata, ma che per noi è fondamentale: qual’è e quale deve essere l’idea di sviluppo futuro della comunità vercellese?

Negli ultimi anni una serie di progetti, di iniziative e di dichiarazioni di politici locali, ha puntato sull’idea di uno sviluppo, sostenibile, legato alla valorizzazione del territorio e delle sue caratteristiche identitarie: partendo dalla risicoltura che ha permeato nel corso dei secoli il paesaggio, l’ambiente, la cultura, e ha creato un sapere tecnico-scientifico riconosciuto a livello mondiale; promuovendo un turismo lento che privilegia le bellezze artistiche e il patrimonio storico-culturale dell’area, gli ambienti naturali preservati, l’unicum della gestione delle acque, la gastronomia; garantendo poi una qualità della vita attrattiva per chi vive nelle grandi città.

Con indecisioni e tentennamenti, a volte con dilettantismo, ma la direzione intrapresa ci pare sia stata questa, e sia stata ampiamente condivisa. Ora invece, improvvisamente, si va da tutt’altra parte: l’idea di sviluppo è un’altra.

E a deciderlo non è la comunità (l’insieme cioè delle amministrazioni pubbliche, delle organizzazioni socio-economiche, culturali, turistiche,…), ma la Giunta municipale di un solo Comune; senza approfonditi ragionamenti, senza valutazione di costi-benefici, senza confronto.

Un solo Comune potrà decidere lo sviluppo dei prossimi decenni di un intero territorio (una trentina di Comuni!), e potrà mandare in frantumi progetti e investimenti di una miriade di soggetti.

Un deposito nucleare potrà portare soldi e occupazione ma a scapito di uno stravolgimento del territorio, dell’ambiente e dell’economia: sia nella sua fase di realizzazione (con consumo di suolo agricolo altamente fertile, realizzazione di strade, inquinamento dell’aria, ricadute negative sulle vicine aree naturali protette), sia in quella di conferimento delle scorie da tutta Italia, sia infine durante la fase di gestione.

Slow Food Vercelli, da anni impegnata a valorizzare i prodotti…

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www.vercellinotizie.it è stato pubblicato il 2024-02-26 21:02:40 da Andrea Borasio


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