JESI – A pochi mesi dalla denuncia dell’UGL Polizia Locale Marche sull’indebita attribuzione del titolo di “Dottore” ad alcuni agenti di Polizia locale privi di laurea, un nuovo scandalo scuote il Comando di Jesi. Questa volta, al centro della bufera, c’è l’assegnazione irregolare dei gradi, in particolare quello di Commissario. Secondo il sindacato, l’ex Comandante Lupidi avrebbe promosso un operatore, violando la Legge Regionale e la DGR 159/2017, che stabiliscono requisiti specifici di anzianità e servizio. L’anomalia è stata resa possibile grazie all’introduzione dell’articolo 21 ter nel regolamento della Polizia Locale di Jesi, una norma “contra legem” che ha permesso di aggirare i criteri previsti.
La Regione Marche, intervenuta sulla questione, ha chiesto spiegazioni ufficiali all’amministrazione comunale, la quale, con una Delibera di Giunta, ha dovuto modificare il regolamento e ordinare all’ex Comandante Lupidi di revocare gli atti illegittimi (DG n. 373 del 10/12/2024). Come risultato, il “Commissario” improvvisato è stato declassato, ma l’UGL segnala che altre assegnazioni sospette non sono state ancora rettificate dall’ex Dirigente. “Quanto accaduto – dichiara il sindacato – ci porta a credere e sostenere che il rispetto delle norme è un valore che non dovrebbe avere ‘colori o ideologie’ e nemmeno timori”.
L’UGL, quindi, promette di rimanere “vigile” e di non “arretrare di un solo millimetro” nella sua battaglia per la legalità e la trasparenza all’interno della Polizia Locale di Jesi.
www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2025-01-01 11:08:00 da
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