«Mi hanno aiutato a essere più socievole», «A concentrarmi meglio», «Ad affrontare le paure», «Potrò usare questi metodi quando ne avrò bisogno».
Per 12 i professionisti dall’Associazione “Rete per il Sociale Onlus” hanno seguito e aiutato 120 bambini e adolescenti ad affrontare quelle ferite che la pandemia aveva lasciato. Qualcuno ha perso un proprio caro, altri hanno patito la violenta interruzione della socialità.
Tutti hanno risentito degli effetti meno visibili della pandemia. Adesso però, grazie al progetto “Bambini e adolescenti ai tempi del COVID-19” è emerso un nuovo modo di approcciare le problematiche post coronavirus registrate nel 65% dei minori.
La risposta è stata veloce e decisa: tra il 2022 e il 2023, nell’80% dei ragazzi coinvolti è stata notata una diminuzione dei sintomi di ansia e depressione, nel 50% dei casi è stato rilevato un miglioramento della qualità del sonno e, dato ancor più rilevante, il 90% dei ragazzi ha evidenziato una maggiore capacità di elaborazione e gestione del periodo stressante.
Sono numeri importanti quelli del progetto promosso dall’Associazione “Rete per il Sociale Onlus” e sostenuto dal Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo. Un’iniziativa che ha visto la partecipazione di circa 120 bambini e adolescenti di età compresa tra i 6 e i 18 anni, delle loro famiglie e dei loro insegnanti.
Nasce dall’esigenza di studiare e rispondere alle problematiche comportamentali emerse durante la pandemia. I numeri sono allarmanti: raccontano di un aumento del 30% per quanto riguarda le richieste di aiuto per depressione, autolesionismo e ideazione suicidaria, del 60% dei ragazzi romani con disturbi del sonno (rispetto al 38% della fase pre-pandemica) e dell’insorgenza di sintomi da stress acuto riscontrata nel 46 % dei casi, quasi il doppio rispetto al periodo che ha preceduto la pandemia.
Ma esiste un modo per contrastarli e il progetto “Bambini e adolescenti ai tempi del COVID-19” lo ha appena dimostrato. Abbandonando strategie centrate sulla distrazione e acquisendo metodologie centrate sull’accettazione e la ristrutturazione positiva si possono ottenere risultati efficaci.
Specialmente se viene messo in atto un adeguato uso dei dispositivi elettronici, la cura dell’alimentazione e una buona igiene del sonno. Il tutto affiancando percorsi di supporto finalizzati a migliorare il riconoscimento e la gestione delle emozioni, imparando a tollerare eventi stressanti e a favorire il proprio benessere psicologico.
I traumi sono stati numerosi: dalla brusca interruzione della socializzazione fino alla perdita di un caro. Ma la condivisione emotiva, l’apprendimento di strategie adeguate e l’esperienza altrui hanno favorito un percorso di miglioramento e il buon esito del progetto, un lavoro che adesso cristallizza la necessità di costruire percorsi di promozione del benessere psicologico e di gestione dello stress in contesti non solo clinici ma che coinvolgono la quotidianità dell’adolescente e del bambino, come la scuola.
È a questa conclusione che sono arrivati gli esperti di “Rete per il Sociale Onlus”, l’associazione fondata da Stefano Vicari, professore ordinario di Neuropsichiatria Infantile presso l’Università Cattolica e primario di Neuropsichiatria presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, insieme a Daniela Guitarrini, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, e a Deny Menghini, psicoterapeuta responsabile della Psicologia presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Del resto “Rete per il Sociale Onlus” è già il capofila di altre iniziative in diverse regioni d’Italia e in Sud America. E adesso, grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo e al coordinamento delle psicoterapeute Maria Pontillo e Daniela Guitarrini, supportate dalle dottoresse Maria Cristina Tata, Cristina Di Vincenzo, Domenica Bellantoni, Paola Bergonzini e Floria Massaccesi, è stata in grado di arrivare a un risultato importante: Intervenire si può, ma è possibile anche prevenire.
roma.repubblica.it è stato pubblicato il 2023-09-30 20:26:01 da [email protected] (Redazione Repubblica.it)
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