BARI – Asl Bari e dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari hanno presentato il programma di interventi sanitari offerti ai soggetti fragili nell’ambito del Protocollo “B.A.R.I. – Baricentro per l’Attuazione di una Rete d’Inclusione”, sottoscritto il 3 ottobre 2023, in occasione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza (ex lege 45/2016), con l’intento di istituire una rete istituzionale per la promozione della Città di Bari quale modello territoriale di inclusione sociale.
L’avvio del progetto di collaborazione consiste nella offerta di vaccinazioni e test di screening per le malattie infettive agli ospiti dei Centri di Prima Accoglienza e di Accoglienza Straordinaria.
Alla conferenza stampa, introdotta e moderata da Carmela Ventrella, coordinatrice del Comitato di indirizzo del “Protocollo B.A.R.I.”, sono intervenuti: Stefano Bronzini, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro; Vito Montanaro, direttore del dipartimento Salute Regione Puglia; Luigi Fruscio, direttore generale facente funzioni ASL Bari, Fulvio Longo, direttore dipartimento di Prevenzione Asl Bari, e Elisabetta Fortunato, referente del “Protocollo B.A.R.I.” per la Asl Bari.
Per il Rettore Stefano Bronzini “contrastare qualunque forma di discriminazione ed esclusione nei diritti, nel lavoro e nella società significa promuovere sviluppo, crescita e autodeterminazione di benessere sociale. Rimediare alle disparità di trattamento in tema di salute, di benessere, di welfare e di pari opportunità è un tema di diritti e giustizia sociale che richiede impegno e collaborazione tra Istituzioni diverse. L’università di Bari, luogo di ricerca e di formazione, promuove con grande impegno azioni che, abbracciando le diversità, lavorano per una sanità che sia uguale per tutti».
«Da una ricerca scientifica condotta congiuntamente dal Dipartimento di Giurisprudenza e dalla ASL Bari – ha argomentato Carmela Ventrella – sono risultati prioritari gli interventi rivolti alla cittadinanza migrante ospitata nelle strutture di accoglienza del nostro territorio e amministrate dalla Prefettura di Bari. Quest’ultima, sulla base di un accordo di collaborazione scientifica con l’UNIBA, sostiene l’iniziativa condividendo i dati aggiornati relativi ai numeri, al sesso, all’età e alla provenienza degli ospiti dei centri di prima accoglienza e di accoglienza straordinaria e delle strutture afferenti alla rete del Sistema accoglienza integrazione. Tali dati sono consultabili sul portale online “Re.Te. – Religioni e Territorio”. Sono anche previsti corsi di formazione di diritto e management dei servizi sanitari nella società multiculturale e multireligiosa. Le attività di informazione e formazione vedranno coinvolte anche le Scuole secondarie nell’ambito dei percorsi per l’acquisizione di competenze trasversali e per l’orientamento”.
Il fulcro del protocollo – ha aggiunto il direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, “sta nell’approccio etico che il Sistema sanitario regionale mostra di avere rispondendo fattivamente ad un’istanza dell’Università. Per la Regione è importante dimostrare attraverso azioni concrete quanto la Puglia, anche da questo punto di vista, sia terra d’accoglienza non solo in relazione agli aspetti sociali che l’accoglienza determina, ma soprattutto dal punto di vista dell’assistenza sanitaria, tramite azioni di screening delle popolazioni che vengono ad integrare la cittadinanza pugliese, e attraverso attività di formazione”.
In questa fase iniziale del progetto, saranno gli operatori del Dipartimento di prevenzione ad intervenire. “Le attività di medicina preventiva che saranno messe in campo – ha confermato Fulvio Longo, direttore del Dipartimento di prevenzione della ASL di Bari – riguarderanno principalmente l’offerta di test di screening per diagnosi e cura delle malattie infettive quali tubercolosi e scabbia, nonché campagne di vaccinazioni offerte in conformità con le linee guida nazionali e regionali sull’immunizzazione del Paese ospitante. Sono previste inoltre campagne di screening oncologici che saranno garantite nel rispetto delle fasce d’età previste dai protocolli operativi regionali”.
“L’intervento – ha affermato la dott.ssa Elisabetta Fortunato, Referente del “Protocollo B.A.R.I.” per la ASL Bari – si colloca in una più ampia attività di collaborazione già in atto con l’università e risulta in linea con gli interventi previsti dalla Missione Salute 6 del PNRR che stanno già trovando attuazione in questa azienda, sia per quanto attiene il nuovo disegno della sanità territoriale più prossima alle persone sia per le specifiche misure previste per garantire, in un mutato contesto demografico ed epidemiologico, uguaglianza nelle cure. Quindi sanità uguale per tutti, indipendentemente dal genere, dalla razza e dalle condizioni socio economiche».
Leggi tutto l’articolo Asl Bari e Uniba insieme per il programma di interventi sanitari ai soggetti fragili – Foto 1 di 3
www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-03-25 15:17:40 da Redazione online
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