JESI – Gli contestavano sei fatture gonfiate per soccorsi stradali mai fatti e auto a noleggio mai date. Il carro attrezzi che andava a prendere l’auto incidentata e poi il noleggio di un veicolo di cortesia per non lasciare il cliente a piedi. Per questi servizi erogati un carrozziere avrebbe approfittato di un importante gruppo assicurativo con cui la clientela era convenzionata per intascarsi i soldi senza effettuare nulla. L’assicurazione si era insospettita e aveva fermato i pagamenti denunciando il legale rappresentante della carrozzeria che opera in Vallesina. Un 41enne jesino era finito a processo per tenta truffa continuata. Oggi la giudice Francesca Grassi lo ha assolto “perché il fatto non costituisce reato”. L’imputato era difeso dall’avvocato Gabriele Galeazzi. Prima che la giudice si ritirasse in camera di consiglio è stato sentito il carrozziere in aula che ha spiegato come quelle fatture non fossero state gonfiate. In due ci sarebbe stato un errore contabile ma già rimborsato. In altre due fatture, relative al noleggio di auto di cortesia, erano state usate dai figli ma richieste dal padre e per questo aveva nomi diversi.
Le ultime due è stato dimostrato che il soccorso stradale c’era stato. Gli importi in fattura contestati andavano dai 90 ai 495 euro per un totale di quasi 1.500 euro richiesti ma che l’assicurazione non ha pagato. La carrozzeria era concessionaria a crediti di clienti vittime di sinistri stradali. Le fatture riguardavano incidenti stradali avvenuti tra giugno del 2017 e luglio del 2018. Parte civile nel procedimento si era costituito il gruppo assicurativo, rappresentato dall’avvocato Mario Scaloni. Chiedeva un risarcimento di danni morali e patrimoniali pari a 30mila euro.
www.anconatoday.it è stato pubblicato il 2024-12-03 19:30:25 da
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