Astolfi racconta la strage nazista sulla Maiella

Astolfi racconta la strage nazista sulla Maiella


MONTEPRANDONE – Per la rassegna storica “Alchimie d’Arte” ecco la presentazione del libro “La brigata e la Maiella suggestioni tra mito e antropologia”. L’evento si svolgerà sabato 30 novembre a Centobuchi. Il 21 novembre del 194, 128 civili inermi furono trucidati tra cui 60 donne, 34 bambini e molti anziani

 

Per la rassegna storica “Alchimie d’Arte” presenta il nuovo libro di Daniele Astolfi: “La brigata e la Maiella suggestioni tra mito e antropologia”. L’evento si svolgerà sabato 30 novembre alle 18 presso la nuova sala riunioni, piazza dell’Unità a Centobuchi, come sempre è patrocinato dal Comune di Monteprandone con le collaborazioni di Avis Monteprandone e Auser insieme Monteprandone.

Astolfi racconta la strage nazista sulla Maiella

 

A condurre, Domenico Parlamenti ed Enrica Consorti, la voce recitante della serata sarà Sonia Burini. Esporranno Tiziana Marchionni e Laura Nardinocchi. L’ingresso è libero e gratuito.

 

L’autore

 

Astolfi, nato ad Arsita (Te) nel 1959, è laureato in Sociologia all’Università degli studi “Carlo Bo” di Urbino. Giornalista pubblicista, collabora con il quotidiano “Il Messaggero”. Ha esordito nella narrativa con il romanzo Sotto la sabbia dorata (Tabula fati, Chieti 2022) e successivamente pubblicato il saggio Il casolare dell’inganno (Solfanelli, Chieti 2023). Alcune sue poesie sono state pubblicate in Cuore, viaggio nel pensiero (Alfonso Mammarella Editore, 1991) e in Una luce in fondo al tunnel (Cannarsa, 1992) a cura di Luigi A. Medea. Ha ricevuto il Premio Speciale del Presidente della giuria all’Histonium 1992 e il Premio Verzella 2023.

 

Il libro

 

La storia narrata si riferisce a un evento realmente accaduto nel periodo della seconda guerra mondiale nella montagna della Maiella e più esattamente a Pietransieri (AQ), il 21 novembre 1943 nel bosco dei Limmari, quando 128 civili inermi furono trucidati tra cui 60 donne, 34 bambini e molti anziani, dai soldati nazisti senza motivazioni ma per il semplice sospetto che la cittadinanza civile sostenesse i partigiani.

 

Da qui parte il racconto appassionato di Astolfi che descrive con accuratezza di particolari le vicende, le testimonianze, i luoghi e i personaggi che hanno contribuito al ricordo di questo evento che ancora è vivo in chi è rimasto in quei luoghi e dalle testimonianze scritte lasciate. In questo luogo a ricordo perenne c’è una lapide e i nomi e l’età dei morti.

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www.cronachepicene.it è stato pubblicato il 2024-11-25 11:39:56 da Luca Capponi


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