Avvocato accusato di aver derubato Calissano, ‘spese legittime’ – Notizie


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“Respingo le accuse. Non ho mai
preso soldi dai conti dei miei assistiti. Tutte le spese e i
prelievi legittimi e lo dimostrerò producendo la
documentazione”. E’ quanto ha detto oggi davanti al giudice
l’avvocato Matteo Minna, l’amministratore di sostegno agli
arresti domiciliari perché accusato di aver rubato soldi
all’attore Paolo Calissano e ad altri tre assistiti. Il legale,
assistito da Enrico Scopesi e Maurizio Mascia, ha rilasciato
solo spontanee dichiarazioni e poi si è avvalso della facoltà di
non rispondere davanti al giudice per le indagini preliminari
Milena Catalano. Minna è accusato di peculato e falso ma anche
di circonvenzione di incapace. Secondo l’accusa avrebbe
approfittato dalla fragilità di Calissano e di altri assistiti
per poter farsi rilasciare deleghe e gestire il patrimonio degli
assistiti. Per gli inquirenti si sarebbe poi impossessato di
oltre 800 mila euro in anni di amministrazioni di sostegno
prelevando dai conti somme senza alcuna giustificazione. Per la
guardia di finanza, coordinata dal pubblico ministero Francesco
Cardona Albini, avrebbe inoltre falsificato le fatture e indotto
in errore un consulente tecnico di ufficio incaricato di
controllare il suo operato.

   
Per il gip, Minna è una persona che “usa in modo strumentale
la sua professione per soddisfare l’istinto predatorio. È un
soggetto che agisce in modo spregiudicato poiché individua le
vittime fra gli strati più fragili della società e cioè in
persone che per patologie o per vicende di vita non sono più in
grado di provvedere in modo autonomo a se stesse”.

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA



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