Bambine rumorose, il vicino se la prende con il padre. «Negro vatte…

ANCONA – Quei rumori che provenivano da un appartamento in via Camerano, dove abitava una famiglia con due bambine piccole, non andavano proprio giù ad un vicino di casa che un giorno avrebbe minacciato il papà delle piccole, un 45enne del Senegal, così: «Negro di m. devi andartene, faccio venire i miei amici da Napoli che sparano a tutti. Per loro non esistono grandi o bambini». Per quella frase un campano di 54 anni è finito a processo al tribunale di Ancona per minacce aggravate dall’odio razziale. Dopo il dibattimento fatto di diverse udienze la giudice Tiziana Fancello ha prosciolto l’imputato, difeso dall’avvocato Pierfrancesco De Cadilhac per estinzione del reato. Il legale ha smontato l’aggravante razziale non essendo dimostrabile le parole dette in un contesto fatto solo di screzi condominiali. Mancando la querela della vittima, la denuncia era partita d’ufficio, la giudice ha dovuto pronunciare il non luogo a procedere. Il fatto che ha portato a processo il 54enne risale al 19 maggio del 2018, in via Camerano, dove la famiglia rumorosa abitava.

Era intervenuta la polizia dopo un litigio scoppiato tra i due vicini. La denuncia era poi partita d’ufficio per l’aggravante razziale. In un’altra occasione l’imputato avrebbe attaccato anche un cartello alla porta della famiglia dandogli dei «selvaggi, animali, tornate nella giungla». Anche questo non dimostrabile. Il nucleo familiare, il senegalese era parte civile nel processo con l’avvocato Andrea Reginelli, dopo tre anni di difficile convivenza aveva lasciato l’abitazione. Nel processo erano stati sentiti diversi testimoni, la moglie della parte offesa, una poliziotta e la sorella dell’imputato. Quest’ultima aveva assistito ad uno dei litigi sostenendo che era stato il senegalese a minacciare il fratello dicendogli «qualche giorno e poi ti ammazzo» facendogli anche il gesto del taglio della gola.