Bandecchi alla Spezia per Alternativa popolare: “Orlando? Non mangia bambini, ma non è quello giusto: nella sua coalizione c’è già una spaccatura”

“Bucci è un uomo della costruzione: è un uomo del fare prestato alla politica, tant’è vero che si è preso la briga di essere commissario per la ricostruzione del Ponte Morandi, cosa che non voleva fare nessun altro. Qua di tratta di guidare l’autobus, non di fare leggi internazionali, e lui ha un vantaggio rispetto a Orlando, non avendo fratture all’interno della coalizione”. Lo ha dichiarato il leader nazionale di Alternativa popolare Stefano Bandecchi, giunto alla Spezia per sostenere i candidati spezzini della lista che sostiene la candidatura di Marco Bucci alla presidenza della Regione nell’ambito della coalizione di centrodestra. Accanto a lui, nel point di Via del Torretto, c’era Loriano Isolabella, nome più in vista della lista dei popolari.

Colpito dalla città – “devo dire che La Spezia è bella, proprio a livello architettonico. Non la conoscevo: credo si possa sviluppare molto bene il comparto turistico” -, Bandecchi ha espresso il suo parere su Andrea Orlando: “Dice che è ligure. E’ come se io dicessi sono livornese, ma se manchi da Livorno da 40 anni, forse non sai tutto… Orlando non ha detto troppe cose e non è uomo che sa tenere insieme la coalizione: come si possono avere due programmi diversi? E se verrà eletto? Ci sarà una rissa con gli alleati? In Italia oggi non ci possiamo già permettere l’indecisione elettorale. Gli elettori devono sapere che nella coalizione di Orlando c’è già una spaccatura, e non piccola, bensì tra i due massimi partiti. Orlando oltretutto è espressione chiara del Pd, mentre Bucci è espressione dell’industria, del commercio internazionale, fa politica da 7 anni. Penso che Orlando sia una brava persona, anche se non lo conosco personalmente. Sicuramente non mangia bambini, ma secondo me non è la persona giusta per gestire in questo momento la Liguria: Bucci invece ha capacità e una coalizione unita”.

Quindi Bandecchi, il cui nome è inserito in tre delle liste provinciali liguri di Alternativa popolare, ha chiarito cosa farà in caso di elezione. “Non verrò a fare il consigliere regionale in Liguria. Siamo un partito nuovo e il mio nome era già sul simbolo e poiché abbiamo bisogno di fidelizzare gli elettori mi sono candidato. Lo dico con trasparenza: tutte le persone che sono in lista sono giuste, io ci sono solo per rappresentare il partito e far capire che ci siamo anche noi. E’ un fattore strategico, ma molto pulito, l’ho detto sin dall’inizio che non verrò qua a fare il consigliere regionale, anche perché faccio il sindaco a Terni”.
“E sarò presente anche in Emilia-Romagna – ha annunciato -, per dare il nostro contributo e fare il 3-0 che voleva fare la sinistra, ma che invece potremo fare noi. Credo che finirà 2-1, con la vittoria in Liguria e in Umbria. Ma siccome la fame viene mangiando… Infatti il voto ligure è importante”.

Bandecchi ha poi voluto spiegare ai liguri le caratteristiche di Alternativa popolare: “Siamo un partito di centro, che si rende conto che il mondo si modifica: io ho registrato il figlio di due ragazze e nel nostro partito c’è un responsabile per le questioni Lgbtq+. Noi siamo per l’equilibrio, non per il moderatismo”.

Infine un’opinione sull’inchiesta che ha maggio ha decapitato la Regione portando poi alle elezioni che si svolgeranno il 27 e 28 ottobre: “Mi pare ci sia stata troppa fretta di chiudere la questione col patteggiamento. Non mi sembra siano emerse cose particolari. Forse il patteggiamento è convenuto a tutti tranne che alla coalizione di centrodestra: ora sembra che siamo tutti criminali. Mi dispiace doverlo dire, ma dobbiamo sottolineare che noi non c’entriamo niente con Toti. Il tempismo con cui sono avvenuti i fatti mi sembra che dia più vantaggio alla sinistra. Ma fatemi sottolineare che Bucci era amico di Toti e lo è rimasto: questo denota il grande spessore dell’uomo, perché gli amici certe volte sbagliano, ma rimangono pur sempre amici, no?”.