Bari, calci, pugni e bottigliate N’dèrre a la Lanze: fermata rissa tra 2 donne


BARI – Tutta colpa di un selfie, di un reel, di una storie, di una inquadratura instagrammabile, di un tweet al veleno. Cancelletto, hashtag «Ti meno sul lungomare a ferragosto». La notte brava di due giovani donne della Bari «permale» N’dèrre a la lanze che per i soliti futili motivi sono venute alle mani, facendo scoppiare un parapiglia, sedato dall’intervento degli agenti della Polizia locale e dagli uomini delle Volanti della Questura.

Gli eccessi della movida sul lungomare Araldo di Crollallanza hanno il suono di una bottiglia di birra mandata in frantumi e utilizzata da una delle due donne come arma per minacciare la rivale. Il sopraggiungere degli uomini (e delle donne) della Municipale e della Questura hanno evitato che la situazione degenerasse fino alle estreme conseguenze. Le due litiganti hanno dato dimostrazione di forza e di una pronunciata predisposizione a menar le mani. Ne ha fatto le spese un agente della Polizia locale che è uscito dalla baruffa è uscito con un livido e una escoriazione.

Diverse le cause che hanno spinto le due donne a darsele di santa ragione: una rivalità alimentata suoi social, il solito sguardo di troppo, la parola fuori posto poi il caldo, l’afa e l’effetto birra. Lo scontro ha coinvolto altre persone intervenute per separare le litiganti.

La (mala) movida scorre frizzante, violenta ed esagerata tra pub, lounge, wine e snack bar, tea room, full enjoy, vending e microbirrerie concentrati in pochi isolati. Si sta nel cuore di questa dolce vita, come d’estate, sul lungomare, troppo stretti con l’alito che sa di spritz e di birra. Una «eccessiva pressione antropica su singole porzioni di territorio» che diventa promiscuità molesta.

Sotto i balconi dei vecchi palazzi Liberty nelle strade eleganti di Murat e del Madonnella, la (mala)movida euforica e loquace, malferma sulle gambe e ancora più rumorosa tra locali aperti fino a «troppo» tardi, musica a palla, happy hour e «apericena» fuori orario e strade buie trasformate in vespasiani.

Quel che resta ogni notte è un tappeto di bicchieri di plastica, bottiglie di birra e l’odore intenso e sgradevole dell’urina. All’ombra della dolce vita notturna cresce lo spaccio di droga tra il Murattiano, Madonnella e Bari vecchia i tre quartieri dove si concentra la festa.



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www.lagazzettadelmezzogiorno.it è stato pubblicato il 2024-08-20 05:12:00 da


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